VITA DI PALAZZO

Andria, un mandato più lungo di 6 mesi per l’amministrazione comunale

Aldo Losito

È quanto prevede una circolare del Ministero inviata al Prefetto

ANDRIA -  I Comuni che hanno votato in piena emergenza Covid nel secondo semestre del 2020 andranno al rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali nella primavera del 2026. La circolare dello scorso venerdì da parte del capo dipartimento per gli affari territoriali del Ministero dell’Interno destinata ai Prefetti, ha specificato che in «mancanza di ulteriore norma», ci sarà un tempo aggiuntivo di governo per il rinnovo delle amministrazioni comunali. E’ il caso di Andria, che andò al voto nel settembre 2020, e che salvo sorprese avrà l’amministrazione Bruno per circa sei mesi in più oltre il naturale mandato dei 5 anni.

La circolare del Ministero, però, non è una lettura politica del momento. una interpretazione più puntuale potrebbe arrivare dal governo Meloni tra gennaio e febbraio del prossimo anno. Da Roma, infatti, potrebbero confermare quando scritto dal Ministero, o al contrario potrebbero indire con una norma specifica (quella che mancava) una Election Day, per accorpare le elezioni amministrative a quelle regionali in programma nell’autunno 2025. In pratica, visto che in Puglia si andrà a votare anche per le regionali, è ancora viva l’ipotesi in cui ad Andria le elezioni amministrative e regionali si possano svolgere contemporaneamente nell’autunno 2025.

IL SINDACO LASCIA O RADDOPPIA? Le due date ipotizzate per le amministrative, creano ancora tante incognite sul futuro politico della sindaca Bruno e della città federiciana. Nel caso di una Election Day e quindi dello svolgimento contestuale di elezioni comunali e regionali, si potrebbe spianare la strada ad una candidatura della sindaca verso il consiglio regionale pugliese, rinunciando alla possibilità di un secondo mandato da prima cittadina.

Nel caso, invece, di elezioni comunali nella primavera 2026, la possibilità della sindaca a candidarsi alle regionali, potrebbe essere frenata dal fatto che tale decisione porterebbe a circa un anno di commissariamento del Comune. Ricordando che il Comune di Andria è ancora in pre-dissesto, un anno di commissariamento non farebbe certamente bene alla gestione della città. Ecco che in questo caso, prenderebbe corpo l’idea di una candidatura per il Bruno-bis.

COALIZIONI IN FERMENTO La figura della sindaca Bruno al momento sembrerebbe l’unica in grado di tenere unito un centrosinistra diviso, a cominciare dalle crepe interne al Pd, che è il partito più rappresentativo. Il centrodestra, invece, sta a fatica riunendo tutti i cocci che avevano portato alla sconfitta elettorale del 2020. Nella coalizione, dove si è inserita anche Azione, sembrerebbe che il futuro candidato sindaco possa essere in quota al partito di Fratelli d’Italia. Ed in questo senso, si fa strada un nome esterno alla politica attiva di questi ultimi anni.

Privacy Policy Cookie Policy