il caso
Stp Trani, l’accusa della Procura di Bari: «Usata da Cataldo per motivi elettorali»
L’azienda di trasporti nella bufera dopo la relazione del presidente contro il dg «sponsorizzato» da sud al centro. L’assemblea rinviata al 9. Per Lodispoto (Bat), bisogna azzerare tutto
BARI - L’assemblea dei soci della Stp di Trani è stata rinviata a lunedì prossimo in seconda convocazione. È in quella sede che il sindaco Amedeo Bottaro e il sindaco metropolitano di Bari, Vito Leccese, insieme al presidente della provincia Bat Bernardo Lodispoto dovranno decidere sull’eventuale riassetto della società di trasporti, conseguenza della richiesta avanzata a settembre da Leccese per marcare una discontinuità rispetto alla gestione delegata negli ultimi anni a persone scelte da Sud al Centro. Ovvero la lista di Sandro Cataldo, marito dell’ex assessore regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia, movimento sciolto dopo l’arresto di Cataldo ma in qualche modo «rinato» dopo le elezioni alla Città metropolitana.
I soci hanno sul tavolo una relazione riservata predisposta dal presidente della Stp, Francesco Tandoi, nominato a settembre anche amministratore delegato per riportare nel cda le competenze di gestione fino a quel momento assegnate al direttore generale, Barbara Santeramo, assunta nel 2018 sotto la gestione di Cataldo (all’epoca l’ad della società era Rosa Pastore, moglie dell’avvocato di «Sandrino») dopo essersi laureata in giurisprudenza alla Pegaso (l’università online di cui Cataldo era rappresentante a Bari) ed essere diventata tutor della stessa università.