La notizia
Barletta, baraccopoli di migranti: al via il censimento degli irregolari
Operazione interforze per ripristinare la legalità e dare dignità ai braccianti
BARLETTA - Non una azione contro, ma un intervento per. Il censimento dei migranti che abitano la città e l’individuazione degli irregolari, prevalentemente braccianti che vivono in situazioni abitative di fortuna, ha lo scopo di restituire loro dignità nel lavoro e come persone. Così le forze dell’ordine hanno identificato oltre trenta cittadini extracomunitari di origine algerina, tunisina, egiziana e marocchina, procedendo alla espulsizone di tre migranti (tunisino, egiziano e algerino), condotti nel Centro di Permanenza per i Rimpatri di Palazzo San Gervasio. Sono stati inoltre notificati quattro ordini del Questore a lasciare il territorio nazionale, con conseguente avvio, per tanti altri extracomunitari, delle attività necessarie per la loro regolarizzazione sul territorio nazionale. Questo è il bilancio dell’azione interforze avviata ieri mattina a Barletta da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, coadiuvati dal IX Reparto Mobile di Bari, dal Reparto Prevenzione Crimine Puglia Centrale e dai Vigili del Fuoco.
Un’azione concordata in sede di riunione straordinaria del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato dal prefetto della Bat, Silvana D’agostino. La particolare operazione era mirata al censimento ed identificazione di cittadini extracomunitari che, nella zona periferica della costa barlettana, si sono rifugiati in accampamenti di fortuna. Un intervento resosi necessario dopo gli ultimi episodi di violenza che si erano susseguiti quasi quotidianamente nelle zone centrali della città, ed avevano sempre riguardato cittadini extracomunitari.
L’azione della Polizia di Stato ha avuto come obiettivo principale quello di identificare e verificare la posizione sul territorio nazionale di numerosi migranti, verosimilmente impiegati in lavori stagionali nelle campagne della sesta provincia pugliese, bonificando allo stesso tempo i luoghi, oggetto di accampamenti di fortuna, dove gli stessi stazionano. Principale teatro operativo è stata la cosiddetta «zona ex teleferica», ubicata al termine del lungomare Pietro Mennea della città di Eraclio, dove numerosi cittadini extracomunitari hanno trovato rifugio in piccole tende o accampamenti improvvisati.
L’operazione che si è concentrata sulla zona costiera barlettana «ex teleferica», si inquadra nel campo delle attività volte a regolarizzare i cittadini stranieri presenti sul territorio, quindi con un obiettivo di contrasto all’immigrazione clandestina, e si pone, inoltre, nel più ampio contesto di ripristino della legalità, della tutela della dignità dei lavoratori e del decoro urbano nei luoghi di maggior interesse della sesta provincia pugliese.