Il caso

Barletta, nell’ex palazzo San Domenico biblioteca inaccessibile ai diversamente abili

Giuseppe Dimiccoli

La protesta: barriere architettoniche non eliminate. Le rassicurazioni del sindaco

BARLETTA - Barriere architettoniche come ostacoli che impediscono a diversamente abili di usufruire di beni e servizi pubblici. Tutto questo all’interno dell’ex palazzo San Domenico di corso Cavour all’interno del quale è stata inaugurata nei giorni scorsi la sede della Biblioteca comunale «Community Library».

A denunciarne l’esistenza il «Coordinamento senza barriere» di Barletta che protesta a causa dell’acclarata inaccessibilità della struttura. A tal proposito nella nota del Coordinamento viene fatto notare che all’ingresso della struttura «ben sei scalini impediscono di accedere al piano rialzato e al cortile interno», evidenziando che «proprio all’ingresso vi era installato l’impianto di servo scala che, sebbene in precedenza non in funzione, poteva essere riattivato. Invece è stato addirittura smantellato».

Alla luce di questa situazione un disabile che volesse accedere alla struttura di corso Cavour dovrebbe essere accompagnato ad un accesso laterale e avvalersi di un ascensore (uno dei due della struttura, malridotto e precario) che porta al primo piano, sede della biblioteca.

«Insomma si è in presenza di veri e propri ostacoli che impediscono ai disabili, agli anziani e alle persone con problemi di deambulazione l’accesso e la fruizione di un servizio – è precisato nella denuncia -. Uno stato di cose che contrasta con le dichiarazioni del sindaco Mino Cannito che che nel comunicato annuncia dell’apertura della struttura dichiarava “Biblioteca pubblica dotata di impianti tecnologicamente avanzati senza barriere architettoniche”, aggiungendo che la collocazione dei servizi igienici posti in una chiara situazione di inaccessibilità con evidenti ostacoli».

Il «Coordinamento senza barriere», analizzando la situazione attuale, pone alcune domande in merito alla opportunità di aver effettuato l’inaugurazione «non inclusiva» nei confronti di chi vive una condizione di disabilità e se il progetto di restauro prevedesse l’abbattimento delle barriere architettoniche per favorire la libera partecipazione di tutti i cittadini.

I componenti del «Coordinamento» auspicano quindi che al più presto si possa sanare la situazione. D’altronde, ci sono le rassicurazioni circa la rimozione degli ostacoli fornite proprio dal sindaco Cannito durante l’inaugurazione in seguito alle rimostranze da parte di alcuni disabili. Chiusura con polemica: «sarebbe stato più opportuno che la struttura, prima di essere aperta, fosse fruibile per tutti senza barriere e ostacoli alla piena e totale accessibilità».

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