Il caso
Barletta, lavori al palo: la ciclovia dimenticata
Lista Emiliano: il cantiere sarebbe dovuto partire il 20 luglio
BARLETTA - Una telenovela. Infinita. Sembra questo il destino del restauro della ciclovia - o di quello che dovrebbe essere - esistente sul retro della Lega Navale che collega la litoranea di Ponente con quella di Levante. Un vero e proprio snodo strategico per la mobilità alternativa a Barletta.
Una vicenda che non vede ancora l’inizio dei lavori nonostante una serie di annunci da parte della Amministrazione comunale per la quale il segretario cittadino e il capogruppo in consiglio comunale della lista «Emiliano sindaco di Puglia«, Gennaro Rociola e Antonello Damato chiedono spiegazioni del perché non siano iniziati i lavori.
Giova ricordare che a marzo scorso la ciclovia fu oggetto di una deliberazione della giunta cittadina con l’approvazione del progetto esecutivo delle opere di recupero funzionale e ripristino delle condizioni di sicurezza e decoro. Un progetto che include la sistemazione in resina del tracciato ciclabile, la realizzazione di un impianto di illuminazione di tipo fotovoltaico, la protezione della pista con new jersey in cemento con una previsione di spesa per i lavori di oltre 335mila euro finanziati da fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
A tal proposito, Rociola e Damato che nei mesi scorsi avevano sollevato la vicenda fanno sapere che «ad inizio giugno, anche grazie al nostro intervento, veniva annunciato dall’amministrazione e dall’assessore ai Lavori pubblici Ricatti, che la fornitura richiesta per i lavori di quella zona sarebbe stata consegnata il 20 luglio. Tutto ciò faceva anche presumere che subito dopo sarebbero anche partiti i lavori di riqualificazione dell’area. Ad oggi, a un mese di distanza dalla probabile data di inizio lavori, e a cinque mesi dall’annuncio del finanziamento, tutto tace e il nostro “lungomare turistico“, ovvero la strada che collega il lungomare di Ponente – con immissione nei pressi dell’ingresso del Porto - a quello di Levante, rimane con una ciclovia senza la benché minima dignità e una strada che seppur rifatta alla prima pioggia si allaga per mancanza di un idoneo scolo dell’acqua».
L’amara conclusione di Rociola e Damato: «La cittadinanza attende risposte e probabili date di consegna del materiale o di inizio lavori non bastano più. Servono azioni certe e programmazioni ordinate ed efficaci per una riqualificazione totale della città di Barletta, dal lungomare, alla periferia».
«Il tempo passa inesorabile, ma anziché aumentare il desiderio, talvolta ci si sente solo presi in giro - dicono ancora segretario cittadino e il capogruppo consigliare -. Mentre diverse aree della città, meritano di essere attenzionate dal mondo politico, per cercare di evidenziare i problemi, e cercare di giungere di comune accordo a delle soluzioni, noi, in quanto forza di minoranza, continuiamo a mantenere alta la nostra attenzione e a distanza di due mesi, a seguito delle “promesse” da parte di questa amministrazione, torniamo a parlare della pista ciclabile di collegamento tra le litoranee di Levante e Ponente».