La critica
Andria, «Sul nuovo ospedale provinciale regna il silenzio assoluto»
La denuncia dei consiglieri comunali Faraone, Di Pilato e Civita. «Ecco cosa non va su sanità, Multiservice, turismo e strade»
ANDRIA - «Nuovo ospedale provinciale da 400 posti letto da realizzarsi in Contrada Macchia di Rose ad Andria: regna il silenzio assoluto». Esordiscono così i consiglieri comunali 5 Stelle Doriana Faraone e Pietro Di Pilato e il consigliere indipendente Nicola Civita. «Anche il verbale dell'audizione della Terza Commissione regionale sull'argomento, tenutasi nell’ormai lontano 17 luglio scorso, ancora non viene pubblicato, quindi i cittadini non possono ancora conoscere cosa è stato detto, e da chi, l'ultima volta a Bari.
Cosa deciderà la "Cabina di Regia" regionale, chissà perché istituita solo per il nostro nuovo ospedale? Noi temiamo che Andria, e quindi la provincia, avrà un ospedale nuovo con meno dei 400 posti letto previsti, meno reparti, niente polo universitario, meno, meno, meno…Anche per quanto riguarda il nostro glorioso ospedale Bonomo, temiamo che ci saranno altri "meno"».
I consiglieri passano poi al capitolo Multiservice: «Perché dare alla nostra municipalizzata solo i servizi ausiliari del cimitero e non tutta la gestione dello stesso? La Multiservice ha chiuso il 2022 in passivo, e si appoggia al Comune di Andria anch'esso in passivo. Solo che, il Comune di Andria rientrerà tra (appena) venti anni dai debiti accumulati da chi ha amministrato in precedenza, mentre la Multiservice in un paio di anni potrebbe rimettersi in equilibrio, basterebbe darle fiducia. Perché non la si dà?».
Opere pubbliche finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza: si può comprendere esattamente quali opere, se vi sono, saranno cancellate e/o rimandate? Pare, ad esempio, che la realizzazione della ciclovia regionale che interessava anche Andria, verrà rimandata. Speriamo che si riescano a realizzare le piste ciclabili in città, come previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, una delle iniziative più significative, al momento, della attuale amministrazione comunale». E poi il turismo: «La grande potenzialità del Castel del Monte resta tale.
Anche con Gucci, ma anche se Putin e Zelensky (magari) decidessero di venire a firmare la pace al Castel del Monte, i numerosi turisti che arriverebbero a frotte dal giorno dopo, quali servizi troverebbero? Vogliamo parlare dei servizi igienici? E in città? La Regione Puglia perché non finanzia un articolato servizio di trasporto pubblico ad hoc da e per il maniero federiciano, bene Unesco? Tanto si sa che l'indebitato Comune di Andria potrà permetterselo probabilmente tra venti anni. Dobbiamo attendere così tanto per fare un passo avanti?».
Viabilità. «Grande clamore, giusto, sulla questione bretella. Ma che fa la Provincia per gli svincoli da anni al "buio" della attuale SP 231? E che dire dell'ingresso in città dalla via "vecchia" di Bisceglie? La strada provinciale improvvisamente e pericolosamente si stringe, tanto che un cittadino preoccupato ha attaccato ad un albero un piccolo triangolo di emergenza. Dobbiamo attendere un incidente mortale, come accaduto a Trani, affinchè la Provincia venga a sistemare cavi, lampadine e segnaletica?».