La storia
Canosa, casa dichiarata a rischio crollo, l'agonia di un disabile: «Dormo da amici, aiutatemi»
Disabile al 100 per cento, dichiarato inabile al lavoro, percepisce il reddito di cittadinanza e non è in grado di far fronte alle ingenti spese di ristrutturazione di cui necessita la sua abitazione
CANOSA - «Vivo da due mesi fuori da casa mia perchè è stata dichiarata a rischio crollo. Ho chiesto aiuto al comune ed ai servizi sociali, ma purtroppo nessuno è in grado di aiutarmi».
La situazione in cui si trova da circa 60 giorni il signor Leonardo Brisichella, 54 anni, è paradossale. Disabile al 100 per cento, dichiarato inabile al lavoro, percepisce il reddito di cittadinanza e non è in grado di far fronte alle ingenti spese di ristrutturazione di cui necessita la sua abitazione, al civico 3 di via Liborio Romano.
«Il pavimento sta cedendo in maniera evidente - spiega alla Gazzetta - e sul muro c’è una crepa molto profonda».
Un cedimento strutturale che - probabilmente - trae origine dal crollo, avvenuto due anni fa, di un immobile adiacente, al civico 10 di via Amerigo Vespucci.
«Tre anni fa - continua - ho sostenuto una spesa di 15mila euro per lavori di ristrutturazione: ho potuto farlo perchè era in vita mia madre, che viveva con me e che è venuta a mancare 15mesi fa».
«Quando mi sono accorto che qualcosa non andava mi sono rivolto agli uffici comunali - spiega ancora il 54enne - in giornata è stato fatto un sopralluogo da un ingegnere che ha subito dichiarato l’immobile inagibile per rischio crollo». Da quel momento il signor Leonardo non ha più una casa. «Dormo qualche ora a casa di amici disponibili - aggiunge - che mi consentono anche di utilizzare il bagno. In casa entro solo per prendere i vestiti e cambiarmi. Mi sono rivolto in più occasioni al comune ed al sindaco, non posso andare avanti così».
Pare che trovare un alloggio per quest’uomo sia impossibile. «Qui le case sono tutte in vendita, nessuno è disposto ad affittarle - ci dice - e in ogni caso, se anche la riuscissi a trovare un immobile in locazione, avrei bisogno di un piccolo aiuto per pagare i primi canoni, ma nessuno è disposto a venirmi incontro. Mi sono rivolto anche al servizi sociali, mi hanno detto che potrebbero pagare solo 400 euro il primo mese e poi basta. Pago le tasse, le bollette ma le mie entrate sono esigue. Chiedo al comune di aiutarmi, non posso continuare così. Ma mi sento ripetere sempre la stessa storia: che non hanno soldi».