Le dichiarazioni
Fitto a Bisceglie: «L'esecutivo ha cambiato modello di governo del Pnrr»
Il ministro: 'Non è solamente un tema di quantità delle risorse'
BISCEGLIE - «Il governo ha approvato, una decina di giorni fa, un decreto legge che ha cambiato strutturalmente il modello di governo del Pnrr e della Coesione. Ora stiamo mettendo in atto queste previsioni legislative che saranno finalizzate a semplificare, accelerare e utilizzare bene e meglio le risorse disponibili».
Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto a margine di un appuntamento elettorale a Bisceglie (Barletta-Andria-Trani). «Non è solamente un tema di quantità delle risorse, che sicuramente è il tema principale - ha aggiunto - ma c'è anche un tema di qualità della spesa di come spendiamo, per cosa spendiamo queste risorse e quanto queste risorse possano incidere realmente e positivamente per far crescere il territorio».
«Noi stiamo lavorando per utilizzare bene e al meglio le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Siamo in una fase di revisione di questo programma così come previsto dai regolamenti europei. Stiamo verificando tutti gli interventi che non potranno essere realizzati a giugno del 2026 e quindi, in questa fase nella quale si può proporre alla Commissione europea una rimodulazione, lo faremo per evitare di perdere queste risorse e rimodularle su altri tipi di interventi».
«In più - ha aggiunto - abbiamo un’esperienza che è quella dei fondi di sviluppo e coesione: abbiamo predisposto una relazione sulla programmazione 2014 -2020 da cui emerge un quadro non entusiasmante con solo il 34% di spesa dopo nove anni». «Abbiamo bisogno - ha sottolineato - di modificare questo sistema e di mettere in relazione la programmazione della Coesione con quella del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lo stiamo facendo e io sono convinto che si possa fare un buon lavoro nei prossimi mesi, d’intesa con la Commissione europea e con l’intero sistema istituzionale».
«Le infrastrutture sono un pezzo importante. Bisogna capire come articolare il finanziamento delle infrastrutture, compresa la Napoli-Bari. Perché per la parte relativa al Pnrr è evidente che la data del giugno 2026 è la data entro la quale i finanziamenti assegnati devono essere completati. Quindi stiamo monitorando un pò tutto», ha aggiunto il ministro Fitto.
«Nel giro di un pò di di giorni, qualche mese massimo - ha precisato - e comunque non oltre il 31 di agosto, che è il termine stabilito dalla Commissione europea» anche se «noi vogliamo fare prima, avremo un quadro chiaro: sia degli interventi che hanno delle oggettive criticità sia degli interventi che vanno rimodulati». «Nell’interlocuzione con la Commissione europea - ha evidenziato - proseguiremo in questa direzione». «Mi piace sottolineare e confermare la posizione del commissario Gentiloni (commissario europeo per gli Affari economici, ndr) che - ha concluso Fitto - proprio ieri ha ricordato che non solo non ci sono ritardi ma che la collaborazione tra il governo italiano e la Commissione europea prosegue molto positivamente».
ZES: STRUMENTO DI SVILUPPO
Anche quello delle Zes (zone economiche speciali) «è uno dei temi che fa parte di una valutazione complessiva che il governo sta facendo, perché c'è una connessione inevitabile tra il Pnrr e la Coesione e quindi anche la capacità di finalizzare l’uso di queste risorse».
Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto a margine di un appuntamento elettorale a Bisceglie (Barletta-Andria-Trani). Per il ministro, le Zes «sono uno strumento utile importante che ha bisogno di essere inserito in un quadro organico di sviluppo di questo territorio e quindi è una riflessione in corso in questi giorni».