Sanità
Minervino Murge, dov’è finito l’ospedale di comunità?
E' l’interrogativo dei cittadini murgiani ad un anno dall’annuncio della sua realizzazione
MINERVINO - «Che fine ha fatto l’ospedale di comunità? Ad un anno dall’incontro tra la sindaca di Minervino Murge, Lalla Mancini e la direttrice generale dell’Asl Bt Tiziana Dimatteo per la questione della riconversione dei servizi sanitari del presidio ospedaliero murgiano, non ci sarebbe certezza sui tempi di realizzazione dell’ospedale di comunità».
Ad affermarlo è il coordinatore cittadino del Psi, Alfonso Tricarico. Da quel che è stato detto Minervino è oggetto di progettazione relativamente all’ospedale di comunità grazie alla ripartizione dei progetti dei fondi del PNRR l’ospedale di comunità è previsto per Trani e Minervino Murge. Tuttavia ad un anno esatto, non si conoscono i tempi di questa riconversione.
Intanto cresce il dibattito politico e cittadino su un tema caldo come quello dei servizi sanitari. I cittadini hanno assistito negli anni alla riduzione di numerosi reparti e servizi. A Minervino e Spinazzola si toccano con mano i disagi di una realtà periferica, distante dai grandi ospedali, penalizzata, una cittadina con una popolazione anziana, con patologie, e che necessita di servizi ospedalieri efficienti e garantiti. I giovani già vanno via perché non c’è lavoro, ma anche gli anziani, se non sono garantiti i servizi sanitari minimi, saranno costretti ad andarsene. Tra i tanti disagi si segnalano «le difficoltà di collegamento, la distanza dai centri ospedalieri di eccellenza, la presenza di popolazione per lo più anziana».
Per questo a distanza di un anno dalla Pandemia che ha visto tutte le energie convergere sulla vicenda occorre un investimento strategico sul territorio in tema di sanità. Le forti criticità, relative principalmente all’accesso alle prestazioni e all’assistenza territoriale, sono dovute al progressivo depauperamento dei servizi offerti ai cittadini. Ecco le richieste della Direzione della Asl Bt presentate alla Regione Puglia per il potenziamento della rete assistenziale di prossimità e l’attivazione delle strutture sanitarie territoriali con i fondi del Pnrr: 9 case della comunità nei comuni di Andria, Barletta, Trani, Bisceglie, Canosa, Margherita di Savoia, San Ferdinando, Spinazzola e Trinitapoli; 7 ospedali di comunità nei comuni di Andria, Barletta, Trani, Margherita di Savoia, Minervino Murge, Spinazzola e Trinitapoli; 5 centri operativi di coordinamento territoriale: Andria, Barletta, Trani, Margherita di Savoia, Minervino Murge. Infine per Minervino occorre potenziare il Poliambulatorio; rivedere la modalità di erogazione delle cure domiciliari; rafforzare i percorsi assistenziali e la presa in carico dei pazienti, garanzia di continuità delle cure.