L'episodio

Segnala al Telefono Azzurro la madre violenta: succede nella Bat

Linda Cappello

Così è partita l’inchiesta nei confronti di una 45enne della provincia della Bat, ora a processo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

BAT - Umiliazioni quotidiane, percosse e minacce sui propri figli, di appena 14 e 10 anni. Una situazione insostenibile per i due minori, al punto da spingere il più grande a rivolgersi al telefono Azzurro per chiedere aiuto. Così è partita l’inchiesta nei confronti di una 45enne della provincia della Bat, ora a processo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

Le carte processuali raccontano una storia familiare triste, a tratti drammatica, se quanto emerso dalle indagini dovesse essere confermato.

Tutto sarebbe iniziato dopo la separazione dei coniugi. La madre - sempre secondo quanto contestato dall’accusa - avrebbe sottoposto i figli «ad un regime di vita vessatorio e violento, così da rendere abitualmente dolorose e mortificanti le relazioni familiari». Il sostituto procuratore di Trani Maria Isabella Scamarcio ritiene che si sia trattato di condotte reiterate nel tempo. In particolare la madre non avrebbe provveduto «ai loro bisogni primari di affetto, assistenza e cura». Si parla anche di insulti pesanti, che sarebbero stati rivolti ai bambini con cadenza quotidiana.

La parte peggiore, però, è quella che riguarda le violenze fisiche. Schiaffi, pugni, strattoni violenti, con oggetti a caso utilizzati come se fossero un’arma...

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