Cultura
Trani,ex Conservatorio: ecco le idee per farlo rivivere
A lavoro Arci e Legambiente per il nuovo laboratorio urbano
Trani - Per rimettere a posto i locali dell’ex conservatorio San Lorenzo, in via Nigrò sarà necessario spendere poco più di 21.000 euro. Le due associazioni interessate, Arci e Legambiente, sono disposte a farsi carico dell’investimento, ma in cambio hanno chiesto al Comune di Trani, proprietario dell’immobile di concederlo loro in uso per un ragionevole numero di anni.
Così la giunta comunale, già a febbraio 2019, aveva approvato la concessione dell’immobile per nove anni (più altri eventuali nove) in favore dei due soggetti nell’ambito della cosiddetta «Gestione dei beni condivisi».
L’obiettivo dei due circoli è realizzarvi «un laboratorio culturale che dia vita a eventi, progetti, iniziative e servizi, di tipo culturale e sociale, orientati ai diversi soggetti della comunità (giovani, svantaggiati, enti pubblici e privati profit e no profit, famiglie), tenendo fede ai principi di equità, sostenibilità ambientale e pari opportunità».
La gestione dei beni condivisi già vanta alcuni significativi precedenti con Villa Segettaro, in favore dell’associazione Trani soccorso, tempio di Giano, presa in carico da un cittadino, campo di via Gisotti, a beneficio della Pro loco Turenum, e terreno in via Tolomeo in favore dell’Atletica Tommaso Assi.
Quella di via Nigrò, peraltro, rappresenta una delle scommesse più importanti, anche perché permetterebbe di voltare pagina rispetto ad un pressoché fallimentare, recente progetto di rilancio della stessa sede attraverso l’inaugurazione di un centro giovanile, intitolato «You and me», che ebbe breve vita e sarebbe risultato una meteora nel panorama culturale tranese degli ultimi anni.
L’immobile è costituito dai locali dell’ex conservatorio di San Lorenzo, con accesso da via Nigrò 16, compresi tra l’area dell’immobile in concessione alla cooperativa Oasi 2 e quella utilizzata dalla diocesi per la sala di comunità San Luigi, con annesso auditorium.
I locali furono parzialmente ristrutturati in attuazione del progetto «Giovani, legalità, cittadinanza, partecipazione», inserito nel Programma operativo nazionale del Fondo europeo sviluppo regionale 2007-2013, con un investimento di circa 200.000 euro, per la realizzazione di un centro di aggregazione giovanile che rimase attivo da novembre 2013 a giugno 2015.
I locali versano in avanzato stato di abbandono e le maggiori criticità sono le seguenti: gli ingressi sono stati murati da aprile 2016, dopo alcuni tentativi di occupazione; risultano chiari segni di effrazione ai danni di una finestra, mentre la struttura è stata danneggiata da atti vandalici; la muratura in cartongesso è fortemente compromessa; si evidenziano danni anche ai supporti per l’illuminazione; in più punti ci sono pure danneggiamenti all’intonaco ed alla verniciatura muraria, causati da probabile risalite di umidità; in più punti la pavimentazione risulta ricoperta di escrementi di animali, probabilmente filtrati attraverso la finestra danneggiata; non si è potuto verificare lo stato degli impianti elettrico, idrico e fognario.