Le proteste

Sempre troppi assembramenti: preoccupazione e inciviltà a Barletta

Giuseppe Dimiccoli

In molti continuano a non rispettare le norme

BARLETTA - Assembramenti in città: un argomento che continua a tenere banco. Del resto quanto effettuato in termini di restrizioni fino a questo punto potrebbe essere vanificato dal comportamento di chi non comprende la necessità di rispettare le regole. Il nostro lettore Matteo Giannini interviene sulla questione citando il filosofo e giurista tedesco del 900 Carl Schmitt: “L’uomo è un essere che ha la forza di conquistare storicamente la sua esistenza e la sua coscienza; conosce non solo la nascita, ma anche la possibilità di una rinascita. Egli grazie alla sua capacità di osservazione e di deduzione può trovare la salvezza in una nuova esistenza”.

“Concordo pienamente con queste parole, credo che noi uomini possiamo davvero cambiare in meglio, e paradossalmente l’offerta ci è arrivata dal Covid-19, quel male che ci sta affliggendo, che affligge non un gruppo di persone, ma “noi” persone che abitiamo questo mondo”.

E poi: “Purtroppo questa possibilità non è colta da tutti, taluni hanno deciso che il rispetto del lockdown, del distanziamento sociale e del divieto di assembramento, fossero semplicemente consigli facilmente eludibili, e quindi via con le feste sui terrazzi o spritz vari al bar. Quelle che ho elencato erano e sono norme, lascio i giudizi valoriali ad ognuno di noi, ma in quanto tali, oggettivizzano, e normativizzano, e ciò che va fatto è aderire a queste norme, e non interpretarle liberamente secondo il proprio grado di civiltà o egoismo”.

Giannini conclude: “Ciò che ci aspetta, come singoli, come famiglie, come cittadini di Barletta è la prova più difficile ovvero la gestione delle misure restrittive. Spero che saremo in grado di far prevalere il senso civico altrimenti tutto tornerà come prima”.

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