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Basket, un super Brindisi cala la cinquina: ora è rincorsa ai playoff
Contro Torino una gara molto combattuta, la Valtur non sbaglia nei momenti chiave e continua a crescere
BRINDISI-TORINO 78-74
Valtur Brindisi: Buttiglione ne, Brown 23, Laquintana 7, Arletti 7, Del Cadia 6, Vildera 13, Fantoma 2, Ogden 7, De Vico ne, Radonjic 3, Calzavara 10. All.: Bucchi.
Reale Mutua Torino: Taylor 16, Seck 2, Ghirlanda ne, Schina 12, Gallo 2, Montano 16, Landi 3, Severini, Ajayi 15, Ladurner 8. All.: Moretti.
Arbitri: Pellicani, Roiaz e Roca.
Parziali: 17-17, 40-40, 62-58.
BRINDISI La Valtur Brindisi ingrana la quinta e batte con una prova di carattere una Reale Mutua Torino che soltanto nel finale si è arresa alla maggiore voglia di vincere dei biancoazzurri trascinati da un Isiah Brown (23 punti, 26 di valutazione e determinante nel finale dalla lunetta). Quinto successo consecutivo quindi per la formazione di Bucchi che a quota 28 ha agganciato Verona, portandosi a sole quattro lunghezze dal treno playoff. Un risultato straordinario se si considera che Brindisi è sempre priva di De Vico, in panchina per onor di firma, e che contro Torino il divario massimo tra le due squadre è stato di 6 punti.
L’avvio è equilibrato e caratterizzato dai tanti errori al tiro (3-7 al 5’). Brindisi trova finalmente la tripla con Ogden, ma Torino si dimostra squadra fisica e spigolosa sin dai primi minuti. Calzavara cede il campo a Laquintana, mentre Schina realizza il canestro del +6 Torino (8-14 al 7’). Moretti ruota in continuazione i suoi giocatori provando a tenere sempre alta l’intensità difensiva. Dalla parte opposta Bucchi richiama in panchina Vildera (due falli) e Ogden e inserisce Radonjic e Del Cadia che si presenta subito con un canestro da sotto (14-16 al 9’), mentre Arletti pareggia i conti con un gioco da tre punti chiudendo così il primo quarto sul 17-17. In avvio di secondo quarto è sempre Torino a condurre grazie ad una maggiore precisione nel tiro da tre punti (19-23 al 2’) e un ispiratissimo Montano (3/4 dalla lunga distanza) vero trascinatore dei suoi; Brindisi però non ci sta, prova ad allungare la difesa e riesce a mettere in difficoltà la formazione di coach Moretti che corre subito ai ripari chiamando l’immediato time out (25-25 al 3’). Al rientro in campo non si schioda l’equilibrio, con le due squadre che trovano comunque delle buone giocate difensive (34-33 al 7’ con la tripla di Radonjic). Al 9’ Laquintana ruba palla e si invola in contropiede alzando un alley-oop spettacolare per Ogden che infiamma il PalaPentassuglia. Si va al riposo lungo su 40-40 tra le proteste per un canestro allo scadere annullato a Brown.
Nel terzo quarto bisogna aspettare più di 2’ per vedere il primo canestro. Brindisi si danna l’anima in difesa ma in tacco paga le percentuali al tiro discrete: 46-43 al 4’. Vildera da una parte e Taylor dall’altra provano a dare lo scossone, ma il punteggio non si chioda dall’equilibrio assoluto (50-50 al 7’). Brindisi le tenta tutte e con Laquintana trova la tripla del +6 (62-56). Il quarto si chiude 62-58. In avvio di ultimo quarto Laquintana perde un paio di palloni e viene sostituito da Brown. Calzavara la mette dentro da tre punti, fa altrettanto Schina (65-63 al 4’). Brown continua a realizzare con continuità e Brindisi prova a gestire il vantaggio sebbene minimo (69-67 a 4’50’’). Torino sbaglia un paio di volte in contropiede, Brindisi non perdona dalla lunetta con Ogden; fa altrettanto Schina (71-69 a 2’53’’), mentre Calzavara trova la freddezza per mettere dentro la tripla del 74-69 (2’27’’). Taylor non sbaglia da tre al terzo tentativo e Ajayi a 48’’trova il pareggio (74-74). Brindi si riversa in attacco e a 35’’ trova l’ennesimo canestro di Brown (76-74); Montano forza da tre e non tocca neanche il ferro; sulla rimessa Torino commette fallo sul solito Brown che dalla lunetta fa 2/2: 78-74 a 17’’. Calzavara si fa superare da Schina in palleggio e lo fermo in maniera fallosa: dalla lunetta il play piemontese sbaglia entrambi i liberi che di fatto consegnano la vittoria a Brindisi. Finisce 78-74. La Valtur prosegue la sua corsa e soprattutto non ha nessuna voglia di fermarsi.