La notizia
La Basilicata dice addio a nonno Carmine Rosa: «Punto di riferimento nel mondo delle malattie rare»
«La sua presenza costante, il suo tratto umano e la sua capacità di ascolto continueranno a vivere nel ricordo di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e collaborare con lui»
L’assessore lucano alla Salute, Politiche per la persona e Pnrr, Cosimo Latronico e il Coordinamento regionale Malattie Rare, in una nota congiunta, hanno espresso «profondo cordoglio per la scomparsa di Carmine Rosa, conosciuto e amato da tutti come 'Nonno Carmine'».
«Figura generosa e instancabile, Nonno Carmine - ha sottolineato Latronico - ha rappresentato un punto di riferimento prezioso per il mondo delle Malattie Rare, un ambito complesso e spesso trascurato, dove ha scelto di operare con straordinaria dedizione. Il suo impegno, mai vissuto come dovere ma come autentica vocazione, ha lasciato un segno profondo nella comunità lucana. Con altruismo e sensibilità, ha donato tempo, energie e amore alle persone affette da malattie rare, alle loro famiglie e a chiunque si trovasse in difficoltà, costruendo con discrezione una rete di solidarietà e umanità che oggi resta esempio e guida per tutti noi. La sua presenza costante, il suo tratto umano e la sua capacità di ascolto continueranno a vivere nel ricordo di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e collaborare con lui», ha concluso l’assessore lucano.
Il capogruppo del Pd nel Consiglio regionale, Piero Lacorazza, ha sottolineato che «non c'è stato momento della giornata che non fosse accompagnato da un messaggio di Nonno Carmine di serenità e di positività. Ho conosciuto Nonno Carmine - ha aggiunto - tanti anni fa sulla strada del suo impegno infaticabile per rappresentare le esigenze delle persone con disabilità, e poi in particolare affette da malattie rare. Il suo cuore attraversato dall’intimità di chi si interroga sul dopo di noi è diventato un gesto di altruismo nel quotidiano afflato di spendere ogni energia per un mondo più giusto, accogliente e plasmato dalla giustizia e dalla inclusione. Nonno Carmine - ha concluso Lacorazza - lascia un segno, un seme che noi dobbiamo coltivare».