il fenomeno
Finite le feste, in Basilicata tornano i razionamenti per l’acqua
A Potenza e in altri 28 Comuni dell’area della Camastra
È l’ultimo bollettino di “Acque del Sud” sul livello della diga della Camastra a lasciare ben sperare sulla possibilità che le restrizioni che, da mesi, costringono 140mila lucani, serviti dallo schema idrica “Basento- Camastra”, ad avere l’acqua con il contagocce possano diventare meno pesanti. Nelle festività le restrizioni sono state eliminate ma da stasera sera, salvo decisioni dell’ultima ora, i lucani torneranno a fare i conti con i rubinetti a secco. Il livello della Camastra, infatti, ad oggi risulta superiore al milione e 900mila metri cubi, quasi il doppio rispetto ai dati che erano stati registrati nel precedente rilevamento di metà dicembre, il che ha aperto uno spiraglio sulla questione considerato che questo ha influito sul livello delle riserve di Acquedotto lucano. Se il maltempo dovesse continuare ed il livello dell’acqua nella diga salire è evidente che si potrebbe arrivare se non ad un completo annullamento quanto meno ad una riduzione significativa delle chiusure.
L’altra faccia della medaglia, però, è che, se il livello della Camastra ad oggi è di quasi due milioni di metri cubi, è altrettanto vero che lo scorso anno, nello stesso periodo, il livello della diga era superiore ai sei milioni di metri cubi. Un dato che fa riflettere e che conferma la necessità di interventi urgenti per evitare che l’emergenza possa ripresentarsi nei prossimi anni. Intanto, mentre gli abitanti dei 29 comuni interessati dalla crisi idrica attendono di uscire dall’emergenza (con alcuni comuni come Pignola e Pietragalla che hanno dovuto fare i conti con sospensioni non preventivate) continuano i controlli sulla qualità dell’acqua del Basento che, al momento, viene erogata con quella della diga e di diverse sorgenti. Le ultime analisi di Acquedotto lucano hanno, infatti, confermato come i parametri siano nei livelli di legge mentre si attendono i risultati delle verifiche fatte da Arpab. Continua, inoltre, anche la mobilitazione on line per chiedere “l’intervento del Governo nazionale e la massima collaborazione per ottenere più chiarezza, più trasparenza, più controlli e responsabilità da parte di Istituzioni ed enti pubblici”. Lanciata dai fratelli Collodoro la mobilitazione ha raggiunto quasi 16mila e 500 firme ed ha visto protagonisti anche lucani autorevoli con l’attore Rocco Papaleo.
“Nonostante l’attuale calma apparente sul tema, l’emergenza idrica resta tuttora in corso – precisano i fratelli Collodoro in una nota - Si attendono oltre agli accertamenti sulle responsabilità nella gestione e nella manutenzione del sistema idrico lucano, ancora le analisi periodiche da effettuarsi presso laboratori specializzati e accreditati dislocati fuori regione al fine di verificare ripetutamente la potabilità dell’acqua del fiume Basento durante tutte e quattro le stagioni dell’anno”. Sul fronte politico, poi, c’è attesa per il Consiglio comunale che si terrà nel capoluogo il prossimo 30 dicembre poiché all’ordine del giorno è prevista la discussione della mozione presentato dalla maggioranza sulla crisi idrica. Mozione in cui si chiedono ristori per le attività commerciali e riduzione delle bollette dell’acqua.