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La truffa sul "click day" per i migranti, arresti dell'Antimafia anche in Basilicata: 9 in carcere

In tutto eseguite 47 misure dalla Finanza di Salerno. L'indagine su delega della Dda. L'ombra delle infiltrazioni mafiose

La Finanza di Salerno, su delega della Dda ha eseguito nelle province di Salerno, Napoli, Caserta, Potenza, Matera, Cosenza, Sassari, L'Aquila e Pesaro-Urbino un'ordinanza di custodia cautelare, in carcere e domiciliare nonché di divieto di esercizio dall'attività professionale emessa dal gip del tribunale di Salerno, Pietro Indinnimeo, nei confronti di 47 persone indagate per associazione a delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina, riciclaggio ed utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Contestualmente militari del comando carabinieri per la tutela del lavoro e della guardia di finanza di Salerno hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziati di reato nei confronti di 7 indagati per la violazione delle disposizioni contro l'immigrazione clandestina. Entrambi i provvedimenti sono collegati all'illecito utilizzo del cosiddetto click day legato al decreto flussi, a partire dal 2020. 

Sono nove i lucani finiti in carcere. Si tratta di Gaetano Antonio Campese, 53 anni, di Policoro, Giuseppe Filomeno, 57 anni, di Policoro, Pasquale Larocca, 56 anni, di Policoro, Decimo Viola, 45 anni, di Policoro, Pasquale Chiruzzi, 43 anni, di Pisticci, Vincenzo Rondinelli, 59 anni, di Calvera, Vito Tralli, 43 anni, di Tricarico, Rocco Valluzzi, 68 anni, di Montescaglioso, Stefano Viceconte, 58 anni, di Maratea. Ai domiciliari Francesco Roberto Dibernardi, 31 anni, di Ruvo di Puglia (residente a Rotondella). Interdizione per 12 mesi a Francesco Giorgi, 36 anni, di Pisticci.

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