L'intervista
Basilicata, Legacoop: «Formare le figure richieste, questa la nostra urgenza»
Così Loredana Durante al vertice del Coordinamento Sud Legacoop servizi. «Serve collaborare tutti insieme per trovare le migliori soluzioni»
POTENZA - Il Mezzogiorno, la Basilicata. I problemi del presenti e le prospettive per il futuro. È la linea tracciata da Loredana Durante, vice presidente regionale di Legacoop e ora anche responsabile per il Sud del comparto produzione e servizio dell’associazione delle coop.
Vice presidente Durante è di pochi giorni la sua nomina a responsabile del Coordinamento Mezzogiorno di Legacoop produzione e servizi. In uno scenario in cui pesano i costi dell’energia e delle materie prime quali i suoi timori per la Basilcata?
«La Basilicata è stata sempre una terra poco industrializzata. C’è sicuramente più difficoltà nel reperimento delle materie prime per motivi logistici perché non è infrastrutturata in modo adeguato nonostante, tra acqua, gas e petrolio, il nostro sottosuolo sia ricco di materie prime»
Per Lei, dunque, la questione infrastrutture è il vero punto debole?
«Non è sicuramente la madre di tutti i problemi, ma è una questione che pesa moltissimo, perché impedisce alle nostre imprese di essere pienamente competitive. Un’altra questione che pesa tantissimo, però, è quella della manodopera specializzata. Ad esempio: se una cooperativa cerca autisti con patenti speciali trovarli è un’impresa. Questo è solo un esempio ma vale per tante altre figure. Dobbiamo investire sulla formazione delle figure necessarie alle imprese. Questa è l’urgenza di domani».
Tra le aree industriali che risentono delle maggiori criticità c’è quella di San Nicola di Melfi a causa della crisi di Stellantis e dell’indotto. Cosa si aspetta dal governo regionale lucano?
«Mi aspetto immediatamente l’istituzione di un tavolo tecnico che veda coinvolti i sindacati, le parti datoriali e la parte politica per trovare delle soluzioni. Cercare il colpevole o chi si è distratto non serve alle famiglie dei lavoratori che hanno perso o rischiano di perdere il lavoro. Urge richiamare alla responsabilità Stellantis, capire nei dettagli il piano industriale e lavorare insieme - di fronte alla transizione verso l’elettrico - ad una riconversione che salvi i posti di lavoro. E questo ci riporta a quello che ho detto prima: se specializziamo le figure che servono alle aziende trovare nuovi posti di lavoro sarà più facile»
Quale può essere il contributo di Legacoop?
«Su questo tema abbiamo uno strumento importante nel nostro mondo: quello delle wbo workers buyout. Gli operai che escono da situazioni di crisi si mettono insieme e formano una cooperativa diventando imprenditori di sé stessi, con l’aiuto degli strumenti finanziari che esistono all’interno del sistema cooperativo. In questo caso, si parla di imprese che stanno già chiudendo. In Basilicata non abbiamo esempi in questa direzione. Abbiamo avuto dei tentativi che poi sono falliti. Ma con un dialogo con i sindacati potrebbe essere uno strumento utile per fronteggiare le crisi esistenti e creare nuova occupazione»
Altro territorio al centro dell’attenzione è la Val Basento. Crede che una chiave di volta possa essere l’istituzione della Zona economica speciale?
«Assolutamente sì. Però, in questo caso per le Zes occorre snellire il processo burocratico ed offrire tutti i tipi di infrastrutture possibili. Nell’ultima riunione con il commissario, ad esempio, è emerso che gli investitori esteri interessati chiedono la presenza sul territorio di un numero maggiore di istituti tecnici professionalizzanti. Inoltre, pesa come in altri territori la mancanza di infrastrutture. Bisogna investire di più sull’Alta velocità e sullo sfruttamento dell’avio superficie di Pisticci. Senza questi due collegamenti perdiamo in competitività»
Il Mezzogiorno e la Basilicata hanno gli occhi puntati sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ha timori che il Pnrr possa essere a rischio?
«Sì. Credo che sia un timore diffuso ma è un treno che non possiamo perdere. Anche in questo caso serve un lavoro collegiale. Secondo me, serve ripetere a livello regionale l’accelerata che si sta dando a livello nazionale»
In ultimo, quale è la richiesta del mondo delle cooperative alla politica per questo ultimo anno di legislatura?
«L’ho detto e lo ripeto: serve concertazione. Serve collaborare tutti insieme per trovare le migliori soluzioni che consentano alla Basilicata di crescere e competere. Non è possibile che una regione come la nostra - ricca di tante risorse - continui ad essere la Cenerentola del Mezzogiorno. È un assurdo».