La visita

Università della Basilicata: «Il Presidente Mattarella qui, un orgoglio»

Antonella Inciso

Mancini: «Medicina è un atto di generosità verso il territorio»

POTENZA - «La presenza del presidente Mattarella ci inorgoglisce e ci da la misura della vicinanza all’Ateneo ed a tutti i cittadini lucani». Ignazio Mancini, rettore dell’Università degli studi della Basilicata, non nasconde l’emozione nell’annunciare - in una conferenza stampa - i dettagli di quella che sarà una giornata storica per l’Ateneo lucano. A quarant’anni dalla sua istituzione l’Unibas, con i corsi passati da 9 a 36, festeggia il compleanno con un evento che segnerà non solo l’ente ma l’intera città: l’inaugurazione dell’anno accademico alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella. «L’inaugurazione del quarantennale – precisa il rettore - sarà un evento solenne e significativo, che ci indurrà a riflettere sul senso della nostra storia e a rilanciare il progetto immaginato con lungimiranza quarant’anni fa, quando l’Università degli Studi della Basilicata fu istituita grazie alla legge 219 del 14 maggio 1981, la legge organica sulla ricostruzione dei territori disastrati dal terremoto del 23 novembre 1980, dando corpo alle numerose istanze di cui si era a lungo fatta portatrice l’intera società lucana, nelle sue principali componenti politiche, culturali e sociali. A nome di tutta la comunità accademica lucana ringrazio sentitamente il presidente della Repubblica per aver accolto il nostro invito a prendere parte all’apertura dell’anno accademico 2022-2023».

L’orgoglio non è solo del rettore ma anche dei suoi pro rettori (al public engagement, Nicola Cavallo, alla didattica, Patrizia Falabella, e alla ricerca, Angelo Masi) che con lui stanno preparando la cerimonia che vedrà il discorso inaugurale del rettore preceduto dai saluti istituzionali del presidente Bardi e del ministro dell’Università Anna Maria Bernini. A cui seguiranno gli interventi del presidente del Consiglio degli studenti, Davide Di Bono, e della responsabile del settore Affari Generali dell’Ateneo, Antonella Racioppi, oltre alla testimonianza dell’attivista per i diritti umani e digitali, Pegah Moshir Pour, su «Università è libertà» mentre il professore Fabrizio Caccavale terrà la prolusione  su «La robotica: un ponte fra mondo digitale e mondo fisico» . Un programma ricco, dunque, che si consumerà in una Potenza blindata con il rione Francioso e via Enrico Toti, lo slargo del Francioso e parte di via Nazario Sauro chiuse al traffico dalla mattinata fino alla partenza del presidente. «Si tratta di una grande opportunità, un evento che darà lustro a tutta la popolazione» commenta il sindaco del capoluogo, Mario Guarente, che ha annunciato la realizzazione degli ascensori che da via Cavour collegheranno l’Università con il Centro storico.

La presentazione, però, è stata anche l’occasione per un bilancio sul presente, a cominciare dal corso di laurea in medicina definito «un atto di generosità dell’Università al territorio, un progetto che vuole portare ad un miglioramento della Basilicata». «L'Unibas è in buono stato di salute - sottolinea il rettore - 40 anni sono un tempo brevissimo di vita, ma utile per poter dire che siamo pronti per costruire il futuro dei nostri giovani, con la speranza e il desiderio di mantenere anche nei prossimi 40 anni lo stesso slancio con il quale siamo cresciuti. Ma per questo - conclude - abbiamo il bisogno necessario della sinergia in primis con i Comuni che devono fornire agli studenti, spazi, residenze e trasporti, e poi di risorse sia finanziarie sia umane». Come nel caso del finanziamento regionale «risorsa importante che aiuta l’Università a vivere»

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