Rinascita dei borghi
Craco riparte dalla sua fragile bellezza
Dopo l’incendio al tunnel e il tempo sospeso della pandemia il sito è stato riqualificato e messo in sicurezza. Riapre domani il Parco Museale Scenografico che punta a 50mila presenze annue
CRACO - Il piccolo Samuel, uno dei due bambini nati a Craco nel 2022, il prossimo 11 marzo festeggerà il suo primo anno di vita. Domani 1° marzo, invece, il Parco Museale Scenografico nel centro storico riaprirà dopo l’intervento di messa in sicurezza e riqualificazione.
È la metafora di un borgo, noto come il «paese fantasma», il cui centro storico fu abbandonato gradualmente dagli anni Sessanta a causa delle frane, che non intende arrendersi al fato ed al triste fenomeno dello spopolamento che induce i giovani a lasciare la Basilicata e cercare lavoro altrove. Craco sogna un futuro splendente come quei raggi di sole, quasi accecanti che fendono le fessure e le finestre di alcuni ruderi della parte vecchia. È con la sua bellezza fragile che uno dei centri più piccoli del Materano, vuole scrivere una storia che punta a valorizzare le emergenze culturali.
Oggi alle 10.30, nel Convento di San Pietro di Craco Vecchia è in programma la cerimonia ufficiale di riapertura del Parco Museale Scenografico, la cui gestione è stata affidata dal Comune alla cooperativa Oltre l’Arte, che ha partecipato al bando pubblico. Alla cerimonia del “taglio del nastro” parteciperanno anche rappresentanti istituzionali della Regione Basilicata, della Provincia di Matera, dell’Apt Basilicata. L’incendio di un tunnel del percorso di visita nell’agosto 2020 aveva costretto ad una ordinanza di chiusura del parco Museale, prolungatasi per realizzare una completa messa in sicurezza del sito. Il tempo sospeso del Covid aveva fatto il resto. «Dopo la chiusura del sito per più di due anni – dichiara il sindaco di Craco, Vincenzo Lacopeta - la nostra comunità ripone grandi aspettative nella riapertura del Parco museale scenografico, prezioso volano per la crescita economica e sociale del nostro paese. Siamo certi che la cooperativa Oltre l’Arte, che vanta una consolidata esperienza nella gestione del circuito delle Chiese Rupestri di Matera, potrà assicurare la giusta valorizzazione di questo patrimonio unico». L’obiettivo è di raddoppiare i numeri registrati prima dell’emergenza pandemica. «Prima del Covid - abbiamo avuto 25 - 26 mila visitatori paganti. Adesso speriamo di raddoppiare le presenze. Credo che ci siano tutte le premesse per poterlo fare».
La riapertura del Parco museale punta a dare nuova linfa ad un paese che deve fare i conti anche con la mancanza di lavoro. «Verranno impiegate una decina di persone delle quali 5-6 giovani del posto». È soltanto un punto di partenza da parte della comunità di Craco che nel 2021 aveva dovuto ingaggiare una battaglia con le istituzioni scolastiche regionale per scongiurare la chiusura dell’unico asilo nel nuovo abitato di Peschiera perché anche l’istruzione è un tassello prezioso per le giovani famiglie che vi abitano. «Ho sempre vissuto a Craco - afferma Filomena D’Elia, che l’11 marzo 2022 ha dato alla luce Samuel - . A volte vivere nei piccoli borghi credo che possa essere un vantaggio. Ma l’altra faccia della medaglia è l’assenza di servizi. Auspico che ci siano condizioni di crescita e sviluppo. Da noi anche con i titoli di studio è difficile trovare opportunità occupazionali e spesso non resta che fare le valigie. Con mio figlio Samuel e mio marito Antonio il futuro lo sogno ancora nella mia amata Craco».