L'ordinanza

Puglia in emergenza idrica, ordinanza della Regione: «Non usate l'acqua potabile per innaffiare i giardini»

Le disposizioni avranno durata corrispondente allo Stato di emergenza regionale per rischio da deficit idrico, cioè fino al 29 ottobre

È stata emanata oggi dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, una ordinanza per razionare il consumo idrico, le cui disposizioni avranno durata corrispondente allo Stato di emergenza regionale per rischio da deficit idrico, cioè fino al 29 ottobre 2026. Con l’ordinanza si dispone il divieto di utilizzare l’acqua destinata al consumo umano, erogata mediante impianto di acquedotto che riveste carattere di pubblico interesse, per usi impropri come l'innaffiamento di giardini e prati, il lavaggio di cortili, piazzali e similari, il riempimento di piscine, vasche. Il divieto si rende necessario per garantire la continuità del servizio idrico e la tutela delle utenze prioritarie.


«Tenuto conto dell’innalzamento ad 'elevatò del livello di severità idrica per il comparto potabile della Regione Puglia - comunica in una nota la Regione Puglia - come dichiarato nella seduta del 23 settembre 2025 dell’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici dell’Autorità di Bacino del Distretto dell’Appennino Meridionale, si concede deroga al limite di eccedenza per il prelievo di acqua destinata al consumo umano da tutte le opere di derivazione delle acque sotterranee, distribuite dagli acquedotti che rivestono pubblico interesse, e si dispone che le Aziende sanitarie locali sottopongano a controlli tali opere per accertare che siano rispettati i parametri previsti per le acque destinate al consumo umano».


L’ordinanza fa seguito al 'Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica 2025-2026 nel comparto potabilè approvato recentemente dalla giunta regionale.

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