Il caso
Quindicenne travolto in strada a Corato: è ancora grave in ospedale. Sgomento e rabbia in paese
Il racconto di un testimone dei momenti concitati al Pronto soccorso
Il grave incidente avvenuto martedì sera all’incrocio tra via Piccarreta e piazza Di Vagno, continua a scuotere Corato. Un ragazzo di appena 15 anni, sul suo monopattino, è stato travolto da una bicicletta elettrica condotta da un giovane che, dopo l’impatto, è fuggito tra le vie del centro storico.
Uno stop non rispettato sarebbe, secondo una prima ricostruzione, la causa dello scontro che ha stravolto due famiglie e sconvolto l’intera comunità. Il ragazzo, soccorso in condizioni disperate, è tuttora ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Bonomo di Andria, in coma controllato.
La scena è rimasta impressa nella memoria dei tanti che hanno visto l’arrivo concitato dei soccorsi. Ma le immagini più dolorose arrivano dal pronto soccorso dell’ospedale di Corato. «Non dimenticherò mai – racconta Antonio, uno dei presenti, con la voce rotta – le urla della madre, la disperazione dei familiari. Sembrava che il tempo si fosse fermato. L’equipe del Pronto Soccorso correva senza sosta. Quando l’ambulanza è ripartita verso il Bonomo, i medici hanno detto chiaramente che le condizioni del ragazzo erano disperate. C’era un silenzio irreale, rotto solo dal pianto della madre».
Parole che raccontano più di qualsiasi referto. Parole che si uniscono a quelle dei cittadini che hanno invaso i social con messaggi di rabbia, sgomento e solidarietà. «Non si può uscire di casa e rischiare la vita a ogni incrocio», scrive qualcuno. «Corato non può più assistere a tragedie evitabili», commenta un altro. La città chiede risposte, sicurezza, controlli, responsabilità.
Intanto le indagini procedono serrate. Il giovane alla guida della bicicletta elettrica è stato individuato grazie alla collaborazione tra forze dell’ordine e all’utilizzo delle telecamere. L’uomo che, dopo poche ore, si è presentato spontaneamente alla caserma dei Carabinieri di Corato è un 37enne, già noto alle forze dell’ordine, dettaglio che ha ulteriormente indirizzato e accelerato l’attività investigativa. Il comandante della Polizia Locale, Michele Bucci, lo ha confermato. «Da quanto emerso, il giovane avrebbe percepito di essere ormai individuato e si sarebbe presentato spontaneamente alla stazione dei Carabinieri. È stato un lavoro complesso, ma necessario per dare risposte alla città e per chiarire con precisione la dinamica dell’accaduto». Per il 37enne, ora, potrebbe scattare una denuncia con l’ipotesi di lesioni gravi. Nel frattempo, sia il monopattino sia la bicicletta elettrica sono stati posti sotto sequestro. Gli accertamenti tecnici stabiliranno se la bici fosse stata manomessa per aumentarne la velocità, un dettaglio che aggraverebbe ulteriormente la posizione del conducente.
I compagni di classe, insieme ai tanti amici di famiglia, vivono queste ore con il fiato sospeso, in attesa che dall’ospedale di Andria arrivino notizie capaci di far sperare in un miglioramento delle condizioni del 15enne. La speranza è che quel ragazzo, così giovane e con la vita ancora tutta davanti, possa trovare la forza di tornare a casa. E che da questa tragedia nasca finalmente una riflessione seria su ciò che troppo spesso viene ignorato ne cioè sicurezza, rispetto delle regole, responsabilità verso sé stessi e verso gli altri. Corato oggi non chiede polemiche. Chiede risposte. E soprattutto chiede che una tragedia simile non accada mai più.