il caso

Bari, neonato prematuro morto in culla: chiesta l’archiviazione per 36 sanitari

isabella maselli

Il bambino era nato nell’ospedale Di Venere di Carbonara il 12 settembre 2024 e deceduto a Policoro il 15 dicembre

Si chiude con una richiesta di archiviazione l’inchiesta sul neonato morto in culla, a soli tre mesi di vita, nella quale i magistrati avevano ipotizzato responsabilità a carico di 36 tra medici e infermieri che avevano avuto in cura il piccolo fin dal giorno della nascita, quasi l’intera equipe della neonatologia dell’ospedale Di Venere di Carbonara e di altri due reparti, dove era avvenuto il parto gemellare prematuro, il pediatra materano del bambino, i medici e soccorritori lucani del 118 di Bernalda e quelli del pronto soccorso di Policoro, in provincia di Matera, dove il neonato è deceduto. L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Matera.

Al bambino, nato il 12 settembre 2024 nell’ospedale Di Venere durante un parto gemellare pretermine, erano subito state diagnosticate una serie di patologie. Per 76 giorni era rimasto ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale e neonatologia della struttura sanitaria barese. Dopo le dimissioni, su indicazione dei medici, era stato programmato un intervento chirurgico che sarebbe stato eseguito qualche mese dopo nell’ospedale Bambin Gesù di Roma...

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