Comune di Bari, Regione Puglia, Figc e Arca hanno chiesto di costituirsi parti civili nel processo stralcio dell’inchiesta «Codice Interno» sul presunto intreccio tra mafia, affari e politica. Alla sbarra ci sono 34 imputati, molti dei quali attuali o ex collaboratori di giustizia (come Domenico Milella, un tempo braccio destro del boss di Japigia Eugenio Palermiti, poi «pentito» e poi uscito dal programma di protezione). Il nuovo procedimento racconta, tra le altre cose, la scissione interna al gruppo mafioso di Japigia dopo la primavera di sangue del 2017.
Ieri è iniziata l’udienza preliminare per il rinvio a giudizio dei 34 imputati. In quella sede i quattro enti hanno chiesto di essere ammessi nel processo come parti civili e poter chiedere i danni. Tra coloro che rischiano un nuovo rinvio a giudizio ci sono anche i capi clan Eugenio e Giovanni Palermiti, padre e figlio...
CONTINUA A LEGGERE SULLA DIGITAL EDITION OPPURE ACQUISTA LA COPIA CARTACEA IN EDICOLA














