Il caso

Bari, condannato a un anno e 8 mesi ex imam Lorenzini: «Si appropriò di 87mila euro della sua società»

I fatti risalgono al 18 e 19 gennaio 2018, quando avrebbe effettuato diversi prelievi tramite home banking da cinque conti correnti societari, nonostante la misura di sequestro fosse già stata notificata

Il Tribunale di Bari ha condannato a un anno e dieci mesi di reclusione Sharif Lorenzini El Kafrawy, ex presidente della comunità islamica di Puglia e imam del capoluogo, per appropriazione indebita aggravata. Secondo l’accusa, l’uomo si sarebbe appropriato di circa 87 mila euro prelevati dai conti correnti della sua società di certificazione “Halal”, sottoposti a sequestro.
I fatti risalgono al 18 e 19 gennaio 2018, quando – come ricostruito dal pubblico ministero Fabio Buquicchio – Lorenzini avrebbe effettuato diversi prelievi tramite home banking da cinque conti correnti societari, nonostante la misura di sequestro fosse già stata notificata.

Insieme a lui era indagato anche il socio Ahmed Sabry Mohamed Hefny: entrambi erano già stati destinatari di un provvedimento di interdizione di un anno dall’attività imprenditoriale, emesso per appropriazione indebita aggravata e illecita influenza sull’assemblea.
Secondo l’impianto accusatorio, i due avrebbero in precedenza prelevato complessivamente circa 360 mila euro, causando un danno patrimoniale stimato in oltre 1,8 milioni di euro, oltre ad altre presunte condotte di natura fraudolenta.

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