La città che cambia

Il centro di Bari «invaso» dai cantieri: ecco l'impatto delle grandi opere

Davide Lattanzi

Piazza Moro, via Argiro e da lunedì anche via Manzoni: tre luoghi fondamentali della città alle prese con i rispettivi progetti di riqualificazione. La crisi dei commercianti e le aspettative dei residenti: saranno otto mesi di fuoco

BARI - Il centro della città «dominato» dai grandi cantieri. I mesi che condurranno alla fine del 2025 e almeno metà del 2026 saranno caratterizzati da una delle sfide più ardue dell’amministrazione comunale: completare la riqualificazione di alcune delle zone più iconiche di Bari.

Da piazza Moro a via Argiro, fino a via Manzoni: da lunedì il cerchio si completerà e le opere saranno ufficialmente in corso contemporaneamente nei quartieri Murat e Libertà. Entro l’estate del prossimo anno potrebbe emergere una città «diversa». Ma il cammino è complesso: le opere sono appena cominciate, ma residenti e commercianti denunciano già pesanti disagi. E allora, ecco il «viaggio» nei tre progetti: cronoprogrammi, aspettative e criticità di comunità che sperano in una svolta.

La «rambla» recintata In via Argiro i lavori sono partiti il 15 settembre: il progetto prevederà la creazione di una «rambla» con nuove alberature ed una pavimentazione che alternerà le basole originarie e quelle calcaree. Si ragiona a coppie di isolati partendo da corso Vittorio Emanuele: ieri si sono concluse le opere sui sottoservizi delle due fasce del primo isolato, da lunedì, l'impresa inizierà a posare la pavimentazione con le basole e comincerà gli scavi nel secondo isolato. Posizionati anche i cartelli informativi con le indicazioni che elencano gli esercizi presenti nei corridoi degli isolati interessati dal cantiere. Eppure, i disagi patiti dagli esercenti sono già evidenti. I negozi di abbigliamento temono di non riuscire a smaltire la merce ordinata, così come molti locali non hanno potuto pianificare eventuali piani ferie del personale e ora ricorrono a tagli drastici, a seguito del crollo degli incassi che si attesta dal 60 al 75%: negli ultimi giorni alcuni esercizi hanno ricavato somme davvero risibili. Un ulteriore dubbio riguarda i lavori proprio a ridosso dell’ingresso delle attività, pertanto potrebbe essere necessario prevedere alcuni giorni di chiusura o abbassare le saracinesche sulle vetrine che rischierebbero di essere danneggiate. Se i timori dovessero essere confermati, gli esercenti sarebbero pronti a consorziarsi per ottenere eventuali ristori. Le opere sui primi due isolati dovranno concludersi entro il 15 dicembre. Gli isolati successivi, però, accolgono una densità addirittura maggiore di attività.

Ritardi in piazza Moro Cali di fatturato drastici, difficoltà nel mantenimento dei dipendenti, persino il rischio di porre le attività in vendita: le attività a ridosso di piazza Moro sono in ginocchio...

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