La storia
Stp, promozione per il sindaco di Casamassima: assunto per il marketing olistico, farà il responsabile legale
Al primo cittadino aumento di stipendio da 1.000 euro al mese: è entrato nel 2023, ha lavorato solo 80 giorni. «Non mi candido alle Regionali ma sosterrò Decaro»
Lo avevamo lasciato, a dicembre 2023, assunto a tempo indeterminato in Stp come addetto al marketing olistico. In quasi due anni il sindaco di Casamassima, Giuseppe Nitti, nell’azienda di trasporti è stato visto pochino, visto che - come prevede la legge - fino al 30 giugno è stato in aspettativa per mandato elettorale. Ma questo non gli ha impedito di fare carriera: perché da qualche giorno Nitti è stato nominato responsabile degli affari legali dell’azienda di trasporti pubblici. Un posto che non esisteva e che è stato creato ad hoc per lui.
Al giovane avvocato, 38 anni, molto vicino al centrosinistra, al secondo mandato da sindaco, sono bastati 80 giorni di lavoro in azienda per far valere le sue qualità professionali. Nel 2023 (mentre era già sindaco) era stato assunto per scorrimento di un concorso bandito nel 2019 (e vinto da un altro esponente politico, l’ex presidente del Consiglio comunale di Gioia del Colle, Piero Longo) con la qualifica più alta prevista dal contratto. Il nuovo incarico porta con sé un ulteriore aumento di stipendio pari a circa 1.000 euro al mese lordi, ed è stato deciso dal cda presieduto da Maurizio Tandoi, lo stesso cda che aveva disposto il licenziamento della direttrice generale Barbara Santeramo.
In Stp è infatti (ancora) in corso una vera e propria guerra. Tandoi sta portando avanti il mandato a de-sandrinizzare l’azienda, facendo piazza pulita degli uomini (e per par condicio delle donne) vicine ad Alessandro Cataldo, marito dell’ex assessore regionale Anita Maurodinoia, come lei imputato per voto di scambio. Il licenziamento di Santeramo, la ex sindacalista laureata alla Pegaso vicinissima a Cataldo, è stato il punto di non ritorno. Ma nel cda della Stp resta Angela Conserva, nominata all’epoca in rappresentanza della Sud al Centro di Cataldo. E soprattutto nel collegio sindacale siede Gavino Nuzzo, uomo vicinissimo a Cataldo, ex direttore generale dell’Adisu. La storia di Nitti, sarà un caso, è raccontata in una lettera anonima mandata alla Procura e a chi scrive in cui si uniscono i puntini che vanno da Stp ad Adisu con una serie di piccanti insinuazioni.
Ma i fatti sono fatti. E dicono appunto che nel cda del 26 giugno Tandoi ha portato il nuovo organigramma che introduce la posizione di responsabile della nuova area. A opporsi il sindaco Nuzzo, che ha fatto (giustamente) notare l’inopportunità di presentare un organigramma contenente già il nome del prescelto. E così, previo colpo di bianchetto, il nuovo organigramma è stato approvato il 4 luglio quando Nitti era rientrato dall’aspettativa da cinque giorni. «Si tratta di un avvocato - spiega Tandoi -, l’unico che abbiamo in organico, che può gestire il contenzioso aziendale evitando di andare all’esterno. Non c’è alcun coinvolgimento della politica».
Il 13 settembre, su Facebook, Nitti ha garantito che non si candida alle Regionali ma che «il mio sostegno personale sarà per l’amico Antonio Decaro, segnato da stima e progetti che aspettano di essere realizzati»: «Ho deciso - scrive Nitti - di mettere da parte la mia legittima ambizione personale per mantenere l’impegno assunto con i cittadini nel 2023. Ci sono tanti obiettivi da portare avanti, progetti da termine e futuro da coltivare». Un futuro che si prospetta olistico.[m.sc.]