Il caso

Bari, ladri d'appartamento in pieno centro catturati grazie al cane

Luca Natile

L’animale ha abbaiato a lungo mentre i malviventi si arrampicavano

A segnalare la loro presenza, negli uffici al piano inferiore (rialzato e verandato), nel cuore della notte, è stato un cane che dal balcone del terzo piano ha visto sotto di lui due giovani, vestiti di nero, che si arrampicavano come gatti.

I due «topi d’appartamento» che indossavano la tipica divisa degli «scarafaggi», sono riusciti a forzare una delle finestre scorrevoli del piano e ad entrare mentre il cane sul terrazzo continuava ad abbaiare come un ossesso buttando giù dal letto, alle 3, diversi residenti, nella zona tra via Melo e via Beatillo.

Qualcuno nell’edificio dopo aver notando le luci accese nell’appartamento al piano rialzato ha intuito la ragione per la quale il segugio stava abbaiando e ha telefonato al 112, il numero di pronto intervento delle forze di polizia.

Le volanti dell’Ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura sono arrivate a tempo di record insieme ai militari dell’Esercito che ogni giorno (e notte) partecipano al pattugliamento di piazza Moro, piazza Umberto e piazza Cesare Battisti.

I due ladri erano ancora al lavoro e il presidio organizzato da agenti e militari ha praticamente chiusi in trappola. Gli agenti sono entrati nell’abitazione utilizzando una scala messa a disposizione dai Vigili del fuoco intervenuti su richiesta della Questura e colto in flagranza i due «topi d’appartamento» che sono stati accompagnati negli uffici della Squadra Volante per l’identificazione e le formalità di rito.

Si tratta di carusi che appartengono alla paranza degli scarafaggi. La saga dei tre «Maledetti Scarafaggi», neri e dispettosi è un cartone animato cult per la peggio gioventù barese. Da «Gomorra» (la serie) in poi, quello dello «scarafaggio» è il classico abbigliamento del cattivo da strada con aspirazioni da malavitoso: maglia e bermuda neri aderenti, berrettino con visiera rigida «a becco» calato sulla fronte, scarpe da ginnastica nere con para alta e bianca. Capelli a spazzola con doppio taglio.

Con le sue 3,376,4 denunce ogni 100mila abitanti (41.252 totali) Bari è al 43mo posto tra le province con il tasso di criminalità più alto. Al reato «furti in esercizi commerciali» che comprende anche quelli (come nel caso descritto) di studi o uffici, nell’ultimo bilancio annuale, sotto la voce «totale denunce» è associato il numero 910 (74,5 ogni 100mila abitanti). Nei dodici mesi precedenti le razzie si erano attestate a quota 1.044 denunce (85,4 ogni 100mila abitanti). Tornando indietro ancora di un anno i furti in negozi erano stati 915 (74,4,1). Per quello che riguarda i furti in abitazione invece sono stati 1.713, ossia 140,2 ogni 100mila abitanti. In media 4,693 razzie al giorno.

È il furto in casa e in ufficio il reato che fa più paura. La sicurezza domestica, in negozio o ufficio, è sempre più una priorità: il 48,0% degli italiani a partire dai baresi dichiara infatti che il reato che ha più timore di subire è il furto in casa o sul posto di lavoro, evento già sperimentato dal 24,4% della popolazione. È quanto emerge dagli studi dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, realizzato con il contributo del Servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno. Le preoccupazioni sulla sicurezza si riflettono in alcune abitudini quotidiane: il 9,3% della popolazione ha paura di stare a casa da solo di giorno, il 22,2% teme di rimanere da solo di notte, il 38,5% di uscire di casa lasciandola incustodita.

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