L'elenco
Taxi, a Bari 30 nuove licenze: ecco chi sono. Il saluto del Comune: «Siete il biglietto da visita della città»
L’assessore Petruzzelli dà il benvenuto ai nuovi tassisti. Ma le criticità restano
La buona notizia è che nei prossimi mesi prenderanno servizio trenta nuovi tassisti. Dieci per il trasporto di passeggeri con difficoltà motorie e altri venti a disposizione nelle fasce serali e notturne in particolare per gli utenti dell’aeroporto. La cattiva notizia è che anche quest’anno sarà “caccia al taxi” tra le polemiche e i disagi per i turisti in arrivo (e non solo). Ieri nella sala consiliare di Palazzo di città, l’assessore allo Sviluppo locale, Pietro Petruzzelli assieme ha incontrato tutti gli idonei della graduatoria del bando straordinario per il rilascio a titolo “oneroso” di trenta nuove licenze taxi. Una occasione per condividere con tutti i partecipanti gli adempimenti utili alla partenza effettiva del servizio.
A partire da oggi e per i prossimi sessanta giorni, gli idonei avranno tempo per effettuare un bonifico di cinquanta cinque mila euro. Costo della licenza. Avranno altri sessanta giorni per adeguare o acquistare il mezzo. La palla passerà poi agli uffici comunali per il controllo delle carte e il rilascio della licenza. Da Palazzo di città hanno assicurato che, per ciascuno di questi passaggi, i due mesi sono dati come tempo massimo.
In altre parole, effettuando il bonifico a stretto giro e adeguando l’auto alle richieste indicate sul bando, i tempi si potrebbero anche accorciare. Resta però il nodo di agosto che rallenta inevitabilmente anche le migliori delle intenzioni. L’autunno sembra essere il periodo in cui i trenta taxi potrebbe andare a regime.
Grosso nodo resta la questione legata alle auto abilitate per il trasporto di passeggeri con disabilità. Ed è presto spiegato: devono essere dotate di rampa di accesso o sollevatore per permettere l’ingresso della carrozzina nel mezzo, oltre a spazi interni adeguati per ospitare la carrozzina stessa e garantire comfort durante il viaggio.
«Attraverso la procedura per il rilascio delle nuove licenze - ha spiegato Petruzzelli - l’amministrazione comunale ha voluto far fronte a una situazione critica dovuta all’aumento vertiginoso dei turisti in città, che si riflette inevitabilmente anche sul diritto alla mobilità dei cittadini baresi. Come abbiamo sempre detto, però, questo è solo un pezzo di una strategia più ampia che insieme a tutte le altre istituzioni dobbiamo portare avanti. A quanti si apprestano a intraprendere questa esperienza professionale, invece, ho ricordato che saranno il biglietto da visita della nostra città, e per questo ho chiesto loro di metterci tutta la professionalità, la passione e, perché no, la simpatia di cui dispongono: perché un’accoglienza positiva contribuisce a rendere più bella l’esperienza alla scoperta di una città e di un territorio».
Trenta nuove licenze, quindi, che secondo Petruzzelli potrebbero riaprire la partita della doppia guida, che permette cioè a due conducenti di alternarsi sulla stessa licenza. Iniziativa che di fatto, fino ad ora, è stata un flop: «Siamo partiti a rilento anche per la diffidenza da parte dei proprietari delle auto di metterle a disposizione di altri tassisti. Spero ora possa funzionare nel migliore dei modi. Sarebbe un ulteriore supporto per raggiungere più velocemente la nostra città».
GIUSEPPE: «EX COMMESSO MOLTO PRECARIO, ORA SONO FELICE»
Prima commesso, tra qualche mese tassista. Giuseppe Rondinone ha trent’anni. A lungo è passato da un negozio di abbigliamento ad un altro. Sempre entusiasta dei lavori provvisori che si susseguivano. Poi la decisione di lavorare per sé stesso e il passo per ottenere la licenza da tassista. «Sono molto felice di essere rientrato nella graduatoria. Sono finalmente pronto a costruire un nuovo percorso di vita. Sono abituato a relazionarmi con la gente e questo non mi preoccupa». Un cambiamento di carriera, quindi, il desiderio di rimettersi in gioco alla ricerca di nuove opportunità. E, poi, la passione per la guida, da una parte e la volontà di cambiare ambiente di lavoro dall’altra.
«Sicuramente la mia è una scelta verso un lavoro dinamico: girare per le strade della città in lungo e in largo e avere la possibilità di stare sempre in movimento. Condivido quanto ascoltato qui e credo che ognuno di noi dovrà mostrare gentilezza nei confronti dei propri clienti: non solo per educazione ma anche perché è giusto offrire un’immagine positiva della nostra città. Soprattutto se siamo chiamati a trasportare turisti».
«Ho letto dell’aggressione a un giovane tassista qualche mese fa, ma questo non mi ha fermato: purtroppo sono cose che possono accadere in tutti gli ambiti di lavoro. Un singolo episodio di violenza, però, non può e non deve fare la differenza. Certo bisogna prestare massima attenzione ma il contatto con il pubblico insegna anche questo. Non mi spaventa. Sono abituato».
ANGELA: «CARE DONNE, FATEVI SOTTO»
«Spero di poter lanciare un messaggio a tutte le donne: fatevi sotto. Provate anche voi a mettervi in gioco». Angela Petrosino ha 36 anni ed è tra gli idonei della graduatoria del bando straordinario per il rilascio delle licenze taxi. Di donne in realtà ce ne sono pochissime: «Hanno paura perché spesso si sente parlare di aggressioni per strada, spiega. Non sai mai chi ti può capitare in auto. Ma questo non mi ha fermato». Angela, sino a questo momento, ha lavorato come intervistatrice per rilevazioni statistiche. Di fatto è una professionista che conduce interviste per raccogliere dati utili a indagini e ricerche. Ma tra qualche mese guiderà un taxi per trasportare essenzialmente disabili: «Mio padre e mio marito sono tassisti. Sono sempre stata attirata da questo lavoro. Sicuramente perché mi piace guidare ma anche perché implica uno stretto contatto la gente e con le loro storie. Ho studiato per prendere il certificato di abilitazione professionale (KB) per il trasporto di persone con disabilità. Ho aspettato con pazienza e ho partecipato al bando. Era arrivato il tempo di cambiare la mia vita e di cercare di portare un nuovo cambiamento in questo settore. Invito tante donne a entrarci. A mettere da parte le paure e i pregiudizi e di provarci come ho fatto io. Qui a Bari le tassiste sono pochissime. Ma se guardiamo oltre la nostra città e la nostra regione, le cose sono diverse. Le donne guidano anche i tir, gli autobus, mentre qui ancora si fa fatica. Questo non è un mondo solo per uomini, anche noi possiamo fare la nostra parte».
VINCENZO: «FINALMENTE TORNO A CASA DOPO QUINDICI ANNI»
«Torno a Bari dopo quindici anni grazie a questo bando. Grazie a questa grandissima occasione che ci ha offerto il Comune di Bari». Il 42enne Vincenzo Turino, vive a Pisa da quindici anni. Da quando cioè, suo padre, anche lui tassista ha venduto la sua licenza e si è dedicato ad altro.
«Dopo tanti anni ha deciso di lasciare il suo taxi e di impegnarsi in un altro lavoro. Mi è capitato spesso di aiutarlo quando lavorava tra una corsa e un’altra. Di sostituirlo durante la notte. Mi è sempre piaciuto il suo lavoro. D’altronde la nostra è una passione di famiglia: anche mio zio era tassista. Ma soprattutto ora ho finalmente l’occasione per tornare a Bari».
Turino nella città toscana vendeva sigarette elettroniche: «Un lavoro che mi ha portato al contatto con il pubblico che è sempre utile e che sicuramente offre la possibilità di relazionarsi con tante vite. È questo il grande fascino del lavoro con il pubblico ed è un pò quello che succede anche nei taxi. Dove in una corsa hai la possibilità di sfiorare la vita delle persone».
«I rischi? Beh quelli ci sono sempre stati. Ve lo assicuro. Mio padre me lo raccontava spesso. E io stesso l’ho vissuto sulla mia pelle. Le corse alla stazione, per esempio, fanno paura oggi come facevano paura in passato. Ma non voglio pensare a questo. Voglio godermi la gioia di questa bellissima occasione che coglierò al volo per tornare dalla mia famiglia e nella mia amata città».
VINCENZO: «RICOMINCIO ALLA MIA ETA'»
Vincenzo Pollex ha 52 anni. A lungo ha rivestito il ruolo di direttore commerciale tra una azienda e un’altra su Bari e provincia. Una lunga esperienza nel commerciale, quindi, che lo ha portato naturalmente ad avere uno stretto rapporto con i clienti. A interfacciarsi con gente di ogni età. Poi la decisione di mettersi in proprio e di farlo cercando di essere autonomo al cento per cento.
«Ho lasciato il mio ultimo lavoro – spiega – perché mi mancava la libertà di scegliere. Di organizzare la mia vita a seconda delle mie necessità e dei miei impegni extra lavorativi. O, forse, semplicemente non ero più soddisfatto di quello che facevo. Dal 2019 ho iniziato l’iter per poter prima acquistare la licenza e poi iniziare questa nuova fase della mia vita. Martedì mi è arrivata la mail che confermava la mia idoneità e l’invito all’appuntamento in Comune. Quasi non ci credevo. Sono molto felice perché, appunto, ricominciare dal principio alla mia età è un atto di coraggio da parte, ma anche un’occasione che bisogna ottimizzare al meglio».
Pollex spera di poter iniziare prima possibile: «Completeremo l’iter come ci hanno spiegato in Comune. Certo il risultato più importante, e cioè essere rientrato nella graduatoria, è stato raggiunto. Ora bisognerà accelerare i tempi con il pagamento del bonifico e occorrerà adeguare l’auto e renderla conforme alle richieste. Poi, la mia nuova avventura potrà avere inizio».