Sanità
Servizio «118» sotto pressione a Bari: oltre 700 chiamate ogni giorno
Potenziati mezzi e presidi. Molti allarmi a causa di caldo e comportamenti incauti
bari Il caldo (che non molla la presa almeno per ora), gli incidenti e poi tutta la «normale amministrazione» di chi è sempre su e giù per le strade a prestare soccorso. Il personale del 118 è in prima linea nonostante tutto: il personale che manca rispetto alle necessità del territorio (che crescono in estate anche per la massiccia presenza turistica); i mezzi che nonostante siamo implementati dovrebbero essere moltiplicati tipo pani e pesci. E poi i presidi essenziali per poter essere tempestivi.
Solo nella prima settimana di luglio tra Bari e provincia si registrano oltre 700 chiamate al giorno al 118, con in incremento del 10-15% rispetto la settimana precedente. Facendo due calcoli significano circa 30 chiamate all’ora, praticamente una ogni due minuti. E non è vera emergenza: nelle scorse estati si sono registrati numeri anche doppi con 1500 chiamate al giorno.
Malori legati al caldo essenzialmente i casi per cui si chiede aiuto, ma anche incidenti stradali e lavoratori che si sentono male per le alte temperature.
Per rafforzare la presenza sul territorio e ridurre i tempi d’intervento di uomini e mezzi da qualche giorno è stato avviato il potenziamento delle ambulanze e delle postazioni mobili: In tutto sono stati garantiti +26 mezzi aggiuntivi nelle sei province: 6 a Bari, 5 nella Bat, 5 a Brindisi, 8 a Lecce, uno a Foggia e 5 a Taranto. Lungo il litorale del Barese, sono state attivate quattro nuove postazioni 118 (a Giovinazzo, Monopoli, Cassano delle Murge e Polignano a Mare) dal primo luglio al 31 agosto, operative tutti i giorni dalle 8 alle 20. In collaborazione con la Capitaneria di Porto, invece nella Bat è disponibile il servizio 118 su idromoto lungo la costa (Barletta, Bisceglie, Margherita, Trani) attivo dalle 10 alle 17.
Sempre nell’ottica del potenziamento del servizio di assistenza territoriale e cercare di decongestionare le 30 chiamate all’ora che vengono indirizzate al 118 (e i Pronto soccorso) la Asl di Bari ha attivato una nuova organizzazione: sono state attivate 40 Aft (aggregazioni funzionali territoriali) dislocate sull’intero territorio aziendale, nell’ambito di una rete coordinata all’interno della quale operano circa 800 medici di Medicina generale (i medici di famiglia) che garantiranno una copertura assistenziale estesa e continuativa nei 12 distretti socio sanitari. Ogni medico mantiene il proprio studio e i consueti orari, così come il rapporto di fiducia con i propri assistiti, ma coordina la propria attività con gli altri colleghi dell’Aft per garantire, a turno, la presenza di almeno un ambulatorio medico aperto dal lunedì al venerdì, nella fascia oraria 13-15, sabato e prefestivi nella fascia oraria 8-11. Grazie alle Aft i cittadini avranno un punto di riferimento anche quando il proprio medico non è disponibile. L’obiettivo è potenziare l’offerta ambulatoriale per quelle prestazioni che non possono essere rimandate, specie nel fine settimana, evitando accessi impropri al pronto soccorso e migliorando la continuità dell’assistenza.
«Certo contro il caldo restano sempre i consigli che da anni vengono ripetuti ma che spesso specie gli anziani dimenticano – spiega un soccorritore del 118 -. Tante chiamate che riceviamo sono conseguenze di comportamenti a rischio che si devono evitare. L’anziano che esce a mezzogiorno solo per andare a comprare una sciocchezza, invece di stare a casa all’ombra, piuttosto che il cardiopatico che si ostina a stare in spiaggia anche in pieno pomeriggio. Comportamenti sbagliati che mettono a repentaglio vite e caricano ancora di più il sistema dell’assistenza sanitaria. A volte basterebbe soli usare un po’ di più il buon senso».