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Eulogic, i mezzi di trasporto in un’unica applicazione: l'idea dell'azienda barese

L’obiettivo del progetto: ridurre l’uso dell’auto personale per un trasporto più sostenibile. Gli utenti disporranno di un’unica app che permetterà di scegliere il percorso più adatto alle proprie esigenze

L’Italia e in particolare Bari accelerano verso il futuro della mobilità urbana con un progetto ambizioso e innovativo: il Mobility as a Service (MaaS). Con un investimento di oltre 40 milioni di euro finanziato dal Pnrr e parte della strategia Italia Digitale 2026, il MaaS si propone di integrare tutte le modalità di trasporto urbano e metropolitano: autobus, treni, monopattini, biciclette e taxi.

L’obiettivo del progetto è ambizioso: ridurre l’uso dell’auto personale per un trasporto più sostenibile. Gli utenti disporranno di un’unica applicazione che, grazie a soluzioni multimodali, permetterà di scegliere il percorso più adatto alle proprie esigenze.

E Bari attraverso il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (Most) si conferma polo nazionale di sperimentazione d’avanguardia.

Dei 14 Spoke da cui è composto il Most, tutti coordinati da Michele Ottomanelli, professore ordinario di trasporti del Politecnico di Bari. Ed è Bari, con Spoke 8 focalizzato sui piani di attuazione del progetto nazionale MaaS for Italy, che ha già avviato l’integrazione di diversi operatori di mobilità attraverso app come TabNet, Wetaxi, Urbi e MooneyGo.

Innovazione Tecnologica e Comportamentale - Il progetto non si limita alla sperimentazione urbana e in particolare lo Spoke 8 del Most utilizza strumenti tecnologici avanzati, come la realtà virtuale immersiva, per studiare gli aspetti psicologici e comportamentali degli utenti.

L’azienda barese Eulogic NT spa ha sviluppato una piattaforma di realtà virtuale che simula percorsi urbani, permettendo agli utenti di personalizzare in maniera realistica ogni aspetto dello scenario in mobilità, dalla densità del traffico alle condizioni meteorologiche.

«Il nostro intento – afferma Ottomanelli – è far sì che la rivoluzione tecnologica e sociale a cui stiamo assistendo si plasmi in strumenti in grado di migliorare la mobilità. La tecnologia non è il fine, ma il mezzo per migliorare i trasporti».

In questo contesto, il Politecnico di Bari continuerà ad avere il ruolo cruciale di ponte tra territorio e mondo dell’industria. Le sfide da dover fronteggiare, tuttavia, non mancano. Per proporre un’offerta integrata, è necessaria una maggiore collaborazione degli operatori di trasporto. L’auspicio è che sempre più aziende del settore investano nell’enorme potenzialità di questo progetto: solo così la domanda di trasporto pubblico collettivo aumenterà.

«Il nostro motto è From Research to Business – conclude Ottomanelli –. Solo integrando competenze accademiche, industriali e istituzionali potremo creare un ecosistema di mobilità realmente sostenibile e inclusivo.» Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile con il Mobility as a Service ci dimostra che l’innovazione e la sostenibilità nella mobilità sono possibili.

Un solo click e l’intera città sarà a portata di smartphone. Il futuro non è mai stato così vicino.

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