Il caso

Codice Interno, Amtab di nuovo nel mirino: «Assumevano gente segnalata da politici e sindacalisti»

massimiliano scagliarini

La difesa di Lovreglio, nipote del boss Savino Parisi: «Altro che mafioso, fu l'unico a non ottenere un favore per il cugino»

BARI - Non sarebbero stati i (presunti) mafiosi a imporre le assunzioni degli interinali in Amtab, ma piuttosto i politici e i sindacalisti. Ed è sulla base di questa circostanza che la difesa di Tommaso Lovreglio, nipote acquisito del boss Savino Parisi, prova a smontare l’accusa più pesante nei confronti del 41enne barese finito in carcere nel blitz Codice Interno, quella di essere uno degli organizzatori dell’associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio politico-mafioso da cui l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri avrebbe attinto le preferenze necessarie a far eleggere la moglie Carmen Lorusso alle Comunali di Bari del 2019.

Lovreglio, definito «la primadonna» della vicenda, è da oltre due anni in carcere a Cosenza. Per lui i pm della Dda, Fabio Buquicchio e Marco D’Agostino, hanno chiesto...

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