Università di Bari, a vuoto il primo scrutinio per il nuovo rettore. Bellotti avanti ma Decaro recupera
Il direttore di Fisica il più suffragato, segue il collega di Veterinaria. La corsa al rettorato sembra già prendere una piega definita. Caivano terzo «incomodo», staccati Bertolino, Palmieri e Ponzio
BARI - Il mondo universitario ha già espresso una linea piuttosto definita. Per il rettorato dell’ateneo barese si profila un duello tra i professori Roberto Bellotti e Nicola Decaro.
È cominciata ufficialmente la competizione elettorale per determinare il successore di Stefano Bronzini (che terminerà il suo mandato il prossimo 30 settembre) alla guida dell’Università di Bari per il sessennio 2025-2031.
Sei i candidati in corsa: oltre Bellotti (direttore del dipartimento interateneo di Fisica) e Decaro (direttore del dipartimento di Veterinaria), sono scesi in campo Alessandro Bertolino (direttore del dipartimento di Biomedicina traslazionale e neuroscienze), Danilo Caivano (docente di Informatica), Luigi Palmieri (direttore del dipartimento di Bioscienze), Paolo Ponzio (direttore del dipartimento di Ricerca e Innovazione umanistica).
La procedura L’elettorato attivo è composto da 1.516 docenti e ricercatori, 345 dottorandi, specializzandi e studenti, 1.492 dirigenti, tecnici amministrativi, collaboratori ed esperti linguistici.
Le operazioni di voto si sono svolte mercoledì (dalle 9 alle 19) e ieri (dalle 9 alle 16). Ampiamente superato il quorum del 40% del totale degli aventi diritto per validare la votazione e decisamente ampia l’affluenza alle urne. Su 3.353 componenti l’elettorato attivo, le schede consegnate sono state ben 2.920: 1.391 docenti (ovvero il 91,75% del totale), 268 studenti (oltre il 77%), 1.261 tecnici e amministrativi (più dell’84%). Il primo turno richiedeva la maggioranza assoluta: pertanto, per l’elezione del rettore sarebbero stati necessari più di 984 voti. Ma la soglia non è stata raggiunta.
Fuga a due, ma attenzione a Caivano In un contesto che si presentava incerto ed equilibrato, hanno decisamente preso il largo due dei maggiori «papabili» della vigilia: Bellotti e Decaro, separati da meno di cento voti l’uno dall’altro. Si conferma ampio, dunque, il consenso espresso soprattutto dai docenti verso il direttore del dipartimento di Fisica che già nel precedente sessennio si era spinto fino al ballottaggio con Bronzini. Così come Decaro non è risultato evidentemente scalfito la dalle polemiche legate alla «nobile» parentela (è fratello di Antonio, ex sindaco di Bari e attuale europarlamentare): netta la preferenza espressa dal personale tecnico-amministrativo (lo spoglio di tali schede si è concluso in tarda serata). Come terza «forza» si pone Caivano, un altro dei favoriti per la vicinanza ideologica proprio a Bronzini: sarebbe lui a garantire la linea di una possibile continuità. Più staccati, invece, Bertolino, Ponzio e Palmieri.
Il secondo turno Mercoledì 28 e giovedì 29 è prevista una seconda tornata elettorale (dalle 9 alle 16) che richiederà ancora il requisito della maggioranza assoluta per l’elezione. Il quadro, però, potrebbe anche subire notevoli cambiamenti, qualora, come probabile, qualcuno dei candidati meno suffragati decida di sfilarsi dalla corsa. Con distacchi nel complesso ridotti, basterebbe poco per ribaltare i rapporti di «forza» che si sono appena creati. Se la «fumata bianca» non arriverà nemmeno tra una settimana, si procederà al ballottaggio (il 4 giugno dalle 9 alle 19 e il 5 dalle 9 alle 16) tra i due candidati più votati.