il caso

Aeroporti, dopo la laurea falsa di Fiorella scattano i controlli. «La manager di Ita? Non poteva partecipare»

massimiliano scagliarini

Verifiche su tutte le assunzioni degli ultimi tre anni e sul concorso vinto dalla moglie del consigliere regionale: confermata l'esclusione degli altri due concorrenti

BARI - Una verifica approfondita di tutte le assunzioni effettuate nell’ultimo trienno, per escludere l’esistenza di altre dichiarazioni false in fase di selezione. Aeroporti di Puglia ha reagito così al caso di Carmela Fiorella, la moglie del consigliere regionale Dem Filippo Caracciolo che dopo l’inchiesta della «Gazzetta» sul concorso da dirigente delle risorse umane si è dimessa confermando di aver presentato una pergamena di laurea falsificata.

L’audit, disposto dal presidente Antonio Vasile anche su richiesta del consiglio sindacale della «spa» controllata dalla Regione, servirà appunto a rivedere i titoli e le dichiarazioni presentate da tutti i vincitori di concorsi. Non si tratta di tantissime posizioni. Ma dopo il caso Fiorella, che ha prodotto una pergamena a dire poco dubbia senza sollevare alcuna perplessità, la revisione appare opportuno. Soprattutto se - come pare - questi controlli non erano stati fatti all’epoca.

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