Il caso
Sequestro di beni ai Matarrese. Il Tribunale di Bari: «Hanno aggravato il dissesto della Finba»
L'azione di responsabilità avviata dai curatori nei confronti di quattro esponenti della famiglia di costruttori e di quattro ex sindaci. «Ma l'impresa di costruzioni non c'entra»
BARI - Il crac della Finba, la cassaforte della famiglia Matarrese di Bari, sarebbe stato causato o comunque aggravato dalla condotta di alcuni dei suoi ex amministratori che avrebbero nascosto il reale stato di salute della società provocando il «peggioramento della situazione di insolvenza» per almeno 2,6 milioni. È su questa base che i curatori fallimentari hanno chiesto e ottenuto dal Tribunale civile di Bari un decreto di sequestro conservativo urgente nell’ambito di un’azione di responsabilità avviata contro otto persone.
Il sequestro disposto il 28 febbraio e notificato giovedì della scorsa settimana riguarda i fratelli Antonio e Amato Matarrese, oltre a Michele (classe '65) e Salvatore Matarrese (classe ‘57) figli dell’altro fratello Vincenzo, più quattro ex sindaci. Il ricorso predisposto dalla curatela del fallimento Finba (rappresentata dagli avvocati Roberta Mastrorilli e Anna Losurdo) ipotizza nei loro confronti poste di danno variabili tra i 5,2 e i 4,6 milioni di euro....