il caso

Al via il processo per concussione che vede imputati l’ex sindaco di Grumo Appula Michele D’Atri e l'ex assessore Nicola Lella

L'ex primo cittadino è accusato di concussione insieme all'ex assessore Lella: entrambi sono stati coinvolti anche nelle recenti indagini sul voto truccato

BARI - Al via il processo per concussione che vede imputati l’ex sindaco di Grumo Appula Michele D’Atri e il suo ex assessore Nicola Lella, entrambi coinvolti anche nelle recenti inchieste su presunti episodi di corruzione elettorale. La vicenda riguarda la gestione del canile comunale e risale a marzo 2017. I due avrebbero preteso 10mila euro dal gestore del canile per continuare a pagare fatture già scadute per il servizio di ricovero e mantenimento di cani randagi accalappiati a Grumo.

I pm Marco D’Agostino e Claudio Pinto ipotizzano che i due («abusando il primo (D’Atri, ndr) della sua qualità di sindaco») avrebbero costretto l’imprenditore «a consegnare loro la somma di 2.500 euro, mediante la minaccia consistita nel pretendere la somma di 10mila euro in due tranche e nella prospettazione, manifestata materialmente da Lella, in caso di mancata adesione, di bloccare i pagamenti di fatture già scadute relative al servizio di ricovero e mantenimento di cani randagi accalappiati nel territorio del Comune di Grumo».

A incastrare i due indagati, assistiti D’Atri dall’avvocato Antonio La Scala e Lella da Gaetano Carrieri e Raffaele Quarta, ci sono la denuncia della presunta vittima e intercettazioni telefoniche. Contro di loro si sono costituiti parti civili l’imprenditore vittima, assistito dall’avvocato Pasquale Regina, e il Comune di Grumo: ma l'ente è stato estromesso perché il Tribunale collegiale di Bari (Seconda sezione penale) ha accolto una eccezione dell'avvocato La Scala. Si tornerà in aula il 13 gennaio 2026 per l’esame dei primi quattro testimoni. [i.m.]

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