il caso
L'Olivieri pensiero in un libro-intervista (del 2017): «I magistrati? Non sono tutti degni...»
Così parlava l'ex consigliere regionale arrestato in Codice Interno: «Nel 2008 dovevo fare l'assessore regionale, ma Di Pietro mi preferì un altro...»
BARI - Due anni prima delle primarie 2019, quelle su cui ha fornito in Tribunale la sua lettura politica (con tanto di «giallo» sul presunto complotto ispirato dal governatore Michele Emiliano per danneggiare il centrodestra con la candidatura di Pasquale Di Rella) Giacomo Olivieri aveva dato alle stampe un libro, Un sogno ad occhi aperti, sottotitolo: «Giacomo Olivieri si racconta». In copertina la foto di sua madre Maria Rossi cui ha intitolato la fondazione che sulla carta si sarebbe dovuta occupare di dare assistenza dei malati di cancro, ma che in realtà, stando alle indagini della Procura di Bari, si sarebbe concentrata su investimenti immobiliari fruttuosi per il solo Olivieri.
Il libro, una lunga intervista di quasi 200 pagine (anno 2017), non è mai stato venduto. Veniva regalato - raccontano - a chi andava a trovare l’avvocato in studio. Un riassunto della vita e del suo pensiero: la scuola, la politica, l’università, il lavoro, la «sua» visione di Bari. Con giudizi anche taglienti su quelli che, a giorni alterni, erano oggi suoi alleati, domani nemici. Con aneddoti che a tratti, per certi aspetti, ricordano quasi quelli raccontati nelle cinque ore nell’interrogatorio del 12 febbraio davanti al gup Giuseppe De Salvatore.
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