serie b

Bari con il batticuore, un pareggio di platino

Antonello raimondo

Primo tempo sotto ritmo, le scelte di Longo non «pagano»

BARI - Bene solo il risultato. Anzi benissimo, visto come s’era messa la partita dopo il bellissimo gol in rovesciata di Valoti. Pareggio sui titoli di coda, per giunta grazie alla più clamorosa delle autoreti. La sensazione resta la stessa, Bari involuto sul piano del gioco. Primo tempo senza capo nè coda. Squadra passiva, scarso tasso di aggressività, fase offensiva praticamente nulla. Davanti a una Cremonese, forte sì, che ha potuto palleggiare con inaccettabile facilità.

Le scelte iniziali di Longo non hanno convinto. Una sola punta (Lasagna) con due trequartisti a sostegno (Bellomo e Pereiro). L’esclusione di Lella pesa, impossibile far finta di nulla. L’uruguaiano al piccolo troppo e lontanissimo dalla porta. E anche lì davanti l’ex Verona sembra un pesce fuor d’acqua, evidentemente in ritardo di condizione e psicologicamente in difficoltà. Per quasi tutto il primo tempo il Bari è costretto solo a guardare. A mezza strada tra incapacità e scelta conservativa. Il palleggio della Cremonese, fin troppo disinvolto. I lombardi hanno il solo demerito di non finalizzare, pur meritandolo. Anche in mezzo al campo la squadra di Longo non sembra avere il passo giusto. Benali timido, Maita un po’ confusionario. Bellomo si scalda poco prima dell’intervallo, spettacolare un tiro da oltre trenta metri che termina la propria corsa non lontano dalla porta di Fulignati. Troppo poco, però. Anche al netto dell’indubbio del valore dell’avversario, che si giocava le residue chances di agganciare la promozione diretta.

Longo corre ai ripari, dentro Bonfanti e Lella. E la musica cambia radicalmente. Ora il Bari riesce ad alzare le inee, aumentando l’efficacia in fase di pressing. E non a caso la Cremonese perde i tempi di gioco, decisamente meno manovriera. Per venti minuti va in scena una partita diversa, con Benali che costringe Fulignati agli straordinari (8’). Ci scappano anche un paio di ottime occasioni ospiti, ci provano Pickel e De Luca che sprecano da ottima posizione. Poi l’ennesima «frittata» firmata Radunovic. Il portiere cerca un passaggio in verticale e invece consegna palla alla Cremonese che, sull’asse Johnsen-Valoti, costruisce una rete da applausi (rovesciata volante sotto la traversa). Sembra finita, oggettivamente. Anche perché la squadra di Stroppa sembra poter gestire senza eccessivi affanni. Entrambi gli allenatori pescano le ultime carte dalla panchina. Il Bari si aggrappa anche a Falletti e Favilli, trasformando il sistema di gioco che ora può contare su due attaccanti puri. Pareggio abbastanza fortunoso ma che premia il grande cuore biancorosso. È Dorval ad accendere la lampadina sgommando a sinistra. Cross abbastanza «piatto» ma Bianchetti la combina grossa svirgolando il pallone che rimette le cose a posto e ragala un pareggio che profuma di vittoria. Dieci punti in dieci partite, diciamo che qui a Bari ci si aspetta decisamente di più.

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