il caso

Bari, sesso per superare gli esami universitari: il professore Fabrizio Volpe condannato a 5 anni

isabella maselli

È l’esito del processo di primo grado nei confronti del docente di diritto civile della facoltà di Giurisprudenza, colpevole di induzione indebita

BARI - Il Tribunale di Bari ha condannato il docente di diritto civile dell’Università di Bari Fabrizio Volpe alla pena di 5 anni di reclusione per induzione indebita. È l’esito del processo di primo grado nei confronti del docente accusato di aver chiesto ad una studentessa prestazioni sessuali per superare gli esami. I giudici hanno riqualificato l’iniziale ipotesi di concussione in induzione indebita. Hanno inoltre derubricato una violenza sessuale in tentata dichiarandola prescritta e hanno dichiarato anche la prescrizione di un’altra concussione. Per il docente la Procura aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione. Il professor Volpe, assistito dagli avvocati Elio Addante e Angelo Loizzi, ha sempre respinto le accuse, ribadendo la correttezza dei suoi comportamenti. Al termine dell’udienza i difensori si sono detti “soddisfatti” perché “l’impianto accusatorio è stato fortemente ridimensionato”, annunciando comunque che dopo il deposito delle motivazioni, tra 90 giorni, impugneranno la sentenza.

Delle due presunte vittime, una non si è mai costituita parte civile mentre un’altra ha revocato la costituzione: unica parte civile è l’Università di Bari nei confronti della quale sarà quantificato in sede civile il risarcimento dei danni.

Privacy Policy Cookie Policy