serie b

Il Bari si guarda attorno: Magalini ha un piano per accontentare Longo

davide lattanzi

Scatta oggi il mercato invernale: fino al 3 febbraio si preannuncia un mese denso di dialoghi e negoziazioni

BARI - Un’opportunità da cogliere ad ogni costo. Scatta oggi il mercato invernale: fino al 3 febbraio si preannuncia un mese denso di dialoghi e negoziazioni.

Il Bari ha chiuso l’anno solare al sesto posto in coabitazione con Catanzaro e Carrarese: appena tre i punti dalla quarta posizione, mentre più netto è il divario dal terzetto di vetta. Due, invece, sono le lunghezze di margine sulla nona piazza, la prima che non partecipa agli spareggi promozione, così come i recenti patemi impongono anche di guardarsi alle spalle: i sette gradini di vantaggio sulla zona playout rappresentano oggi un margine rassicurante, a patto di non cadere in crisi che il gruppo di Moreno Longo finora è sempre stato in grado di rigettare grazie ad abnegazione, spirito di sacrificio ed un’identità tecnico-tattica riconoscibile. Per tali ragioni, la prima metà del cammino conferma che un piazzamento playoff (possibilmente nelle fasce più alte della «griglia») rappresenta il traguardo da inseguire con convinzione. Un obiettivo, peraltro, puntualmente rimarcato dal presidente Luigi De Laurentiis. Per competere, tuttavia, bisognerà rammentare con attenzione il racconto delle prime venti giornate che hanno rimarcato come Longo abbia potuto puntare su un nucleo piuttosto ristretto di circa 15 elementi, su una rosa di 26: fatta eccezione per i due portieri (Pissardo e Marfella), esiste un mini plotone di quasi una decina di uomini che si è rivelato poco più di una comparsa. Magari qualcuno avrà ancora la chance per scalare le gerarchie. Ma sarebbe un clamoroso errore di valutazione ritenere che il Bari vada soltanto “puntellato”. La squadra ha bisogno di essere realmente rinforzata, in ogni reparto: non attraverso una rivoluzione, ma con innesti funzionali all’idea di calcio di un tecnico bisognoso di ampliare la batteria delle sue scelte e, magari, di alzare il livello qualitativo in alcuni settori. E allora, ecco nel dettaglio quanto potrà accadere nei prossimi 33 giorni che, peraltro, si intersecano pure con ben quattro turni di campionato.

ATTENZIONE ALLA LISTA. Premessa doverosa: la lista barese dei 18 over iscrivibili in serie B attualmente è completa. Ci sarebbe soltanto un’ipotesi per affacciarsi al mercato con un posto libero, ovvero «scalare» il terzo portiere Marfella fuori dalla lista principale, dato che, per la particolarità del ruolo, il regolamento consentirebbe al 25enne napoletano di essere comunque «ripescabile» in caso di indisponibilità (infortunio o squalifica) di uno degli altri estremi over, ovvero Radunovic e Pissardo. Una modalità che permetterebbe di tesserare immediatamente un altro calciatore over senza procedere a cessioni istantanee.

Tuttavia, il direttore sportivo Giuseppe Magalini in proposito è stato chiaro: «non avremo fuori lista». Pertanto, è evidente che il mercato dei Galletti, al netto di contingenze del momento, prevedrà un’uscita per ogni eventuale entrata. L’eccezione è rappresentata dagli under (calciatori nati dall’1 gennaio 2001) in poi che sono tesserabili in numero illimitato. Proprio per la particolare situazione di organico «pieno», il mercato dei giovani dovrà necessariamente essere valutato con grande attenzione. D’altra parte, se l’intero comparto tecnico ha sovente parlato di «ricostruzione», è facile immaginare che gli eventuali rinforzi non dovranno essere contemplati soltanto per il presente, ma, possibilmente, anche in ottica futura.

DIFESA E LATERALI Numeri alla mano, il reparto difensivo è quello che ha garantito le maggiori garanzie. Con appena 18 gol subiti, i biancorossi vantano ka seconda difesa della cadetteria (assieme al Pisa): soltanto lo Spezia si è comportato meglio con 13 reti al passivo. Pucino, Vicari e Mantovani hanno composto il terzetto «tipo» del pacchetto arretrato, con Obaretin che, di fatto, è stato la prima alternativa ai titolari. Simic ha dato un segnale forte con lo Spezia: potrebbe giocarsi le carte di un rilancio. Zero presenze, invece, per Matino, frenato da una serie di intoppi fisici e destinato alla partenza: indispensabile rimpiazzarlo. Magalini ha smentito seccamente l’interesse per Antony Angileri, eppure il 23enne del Monopoli è stato visionato più volte dall’entourage biancorosso e avrebbe il vantaggio di essere un under.

A ogni modo, si cerca un «braccetto», possibilmente destro. Piace senza dubbio Alessandro Marcandalli, 22enne del Genoa, ma va superata una folta concorrenza. Tra i profili più esperti, un’idea sarebbe stato Giorgio Altare, ma il 26enne del Venezia si è ricavato un posto da titolare nell’ultimo mese. Più facile arrivare a Federico Barba, 31 anni, in forza al Como e già allenato da Longo proprio con i lariani. Era circolato anche il nome dell’ex Torino, Koffi Djidji: il 32enne franco-ivoriano è svincolato, ma è anche fermo da oltre sei mesi: una scommessa troppo ardita. Nel pacchetto dei laterali, si sono accese le luci su Dorval (ma il presunto interesse del Napoli sembra solo una suggestione): escluso, però, che il 23enne franco-algerino si muova in questa sessione di mercato.

Punti fermi restano pure Oliveri e Favasuli, mentre si rifletterà su Tripaldelli che, peraltro, è di piena proprietà biancorossa: se si cercherà una soluzione per garantirgli maggiore continuità di impiego, andrà rimpiazzato.

BUCHI A CENTROCAMPO Se si insisterà nell’assetto con tre mediani, il reparto si rivelerà einevitabilmente «corto»: Maita, Benali e Lella non hanno al momento alternative credibili. Maiello sarebbe un alter ego di lusso in cabina di regia, ma è stato impiegato con il contagocce e va anche in scadenza a giugno: non è persino da escludere una partenza se arrivasse un’offerta conveniente per il ragazzo. Discorso identico riguarda Bellomo: il 33enne barese vorrebbe restare, ma il vincolo in esaurimento tra pochi mesi potrebbe anche indurlo a guardarsi attorno. Minutaggio ridotto pure per Saco che non ha convinto in pieno, eppure il 22enne maliano potrebbe restare a bordo.

Servirebbero due mezzali che abbinino corsa, fisicità e buona capacità di inserimento: profili non semplici da rintracciare a gennaio. Intanto, però, potrebbe arrivare Luis Hasa: il Napoli è ad un passo dal talento della Juventus che, attualmente, è in prestito al Lecce. Bari potrebbe essere l’approdo per far trovare al ragazzo l’impiego negato in Salento. Tecnica di primo piano, Hasa nasce trequartista, ma «studia» da interno: potrebbe portare intraprendenza e freschezza al reparto. Facile intuire, tuttavia, che da solo non basti: la ricerca di interni puri dovrà proseguire. Potrebbe tornare, inoltre, di moda Gaston Pereiro, 29enne uruguayano già valutato in estate e poco utilizzato al Genoa, ma le caratteristiche del sudamericano sono decisamente più offensive, prediligendo l’impiego da trequartista o persino seconda punta.

SERVONO GOL Magalini potrà anche frenare sull’arrivo di una punta, ma i numeri non mentono: il Bari, con 22 gol, conta il penultimo attacco tra le compagini del perimetro playoff. Soltanto la Carrarese ha segnato meno (20 marcature). Passando al setaccio il rendimento di fantasisti e attaccanti, Lasagna ha realizzato quattro centri, Novakovich tre, Favilli, Sibilli e Falletti uno, mentre Sgarbi e Manzari sono fermi al palo e hanno perso varie posizioni nelle gerarchie di Longo: entrambi sono in bilico. Già interrotta anche l’avventura di Ismael Achik all’Ascoli: il club marchigiano ha risolto il prestito dai Galletti che ora lo gireranno, sempre a titolo temporaneo, all’Audace Cerignola.

Ma il problema non è soltanto qualitativo: Favilli non è uscito dal tunnel di intoppi fisici che lo condizionano sulla continuità. Il 27enne pisano potrebbe persino partire, sebbene sembri improbabile il ritorno al Genoa che ne detiene il cartellino.

Due sarebbero le punte di spessore seguite sottotraccia. Innanzitutto, Antonio Raimondo: il 20enne del Bologna ha trovato poco spazio al Venezia e piace per brillantezza, capacità di aggredire la profondità e andare al tiro. La Sampdoria, però, si è mossa da tempo e appare in pole position, sebbene la classifica precaria dei blucerchiati favorisca altri inserimenti: ci sa provando la Salernitana, un tentativo potrebbe arrivare anche sulla sponda pugliese. Quindi, Alberto Cerri: caratteristiche molto diverse (centravanti di stazza, abile nel gioco aereo), ma Longo lo ha avuto a Como e lo apprezza. La solita Sampdoria è sulle tracce del 28enne, ma il Bari è vigile, sebbene l’alto ingaggio percepito dal giocatore rappresenti un ostacolo.

Dalla compagine ligure partirà Antonino La Gumina: Magalini non ha nascosto l’apprezzamento per il 28enne palermitano che, però, negli ultimi due anni ha faticato tremendamente. Un cambio di prospettive potrebbe anche rilanciarlo, ma allo stato attuale rappresenta un’incognita, sebbene le condizioni per assicurarselo siano favorevoli. Attenzione, infine, a qualche emergente dalla C. Seguito, in particolare, Daniele Montevago, 21enne talento scuola Sampdoria che sta trovando buoni spunti (e otto gol) a Perugia: per assicurarselo, però, servirebbe un investimento. Informazioni sono state raccolte pure su Giovanni Bruzzaniti (24enne autore di undici reti al Pineto) e Enrico Oviszach (23 anni, otto gol al Crotone): chissà se qualcuno di tali profili possa diventare un’idea per presente e futuro.

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