Il caso
Bari, vigilante accoltellato in piazza Umberto: 50enne resta muto davanti al giudice
Il 50enne - stando al racconto dei testimoni e della stessa vittima, un ragazzo di 20 anni - avrebbe tentato di entrare nella casetta in legno di Babbo Natale. Al rifiuto del vigilante che tentava di allontanarlo, lo avrebbe minacciato
BARI - Davanti al giudice per il momento ha fatto scena muta il pregiudicato 50enne arrestato la sera del 23 dicembre dopo aver accoltellato il vigilante addetto alla casetta di Babbo Natale allestita in piazza Umberto. L’uomo, assistito dall’avvocato Francesco Andriola, è agli arresti domiciliari con le accuse di tentato omicidio e porto abusivo di un coltello a serramanico.
Erano da poco passate le 20. Nel villaggio di Natale in piazza Umberto c’erano centinaia di persone, soprattutto famiglie con bambini. Il 50enne - stando al racconto dei testimoni e della stessa vittima, un ragazzo di 20 anni - avrebbe tentato di entrare nella casetta in legno di Babbo Natale. Al rifiuto del vigilante che tentava di allontanarlo, lo avrebbe minacciato, ingaggiando con lui una colluttazione ferendolo con un coltello al ventre. Il 20enne è stato subito soccorso e portato in ospedale. Per il 50enne è scattato l’arresto in quasi flagranza e, su disposizione del pm di turno Manfredi Dini Ciacci, è stato porto ai domiciliari. La mattina della Vigilia di Natale si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’udienza di convalida davanti al gip Francesco Vittorio Rinaldi, che ha convalidato la misura.
Già subito dopo l’arresto, però, l’uomo aveva negato le minacce spiegando di aver reagito ad un’aggressione.