istruzione

Alloggi per studenti a Bari: ok a 40 mln di euro con i fondi Fsc

isabella maselli

La riconversione di ospedale militare Bonomo e caserma Magrone

BARI - La riqualificazione delle ex caserme dismesse di Bari per farne alloggi universitari e rispondere così all’emergenza abitativa che riguarda gli studenti fuorisede è uno dei capitoli di spesa che rientreranno nel programma finanziato con il Fondo di Sviluppo e coesione siglato nei giorni scorsi a Bari con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. A Bari gli interventi che otterranno fondi (Fsc e Programma Operativo Complementare – Poc - che risulta finanziato con la quota di cofinanziamento nazionale e regionale non inserita nel Por) sono dei più variegati. Si va dai progetti di potenziamento e realizzazione di nuove infrastrutture (come la camionale che collegherà il porto del capoluogo all’autostrada) a quelli che riguardano l’innovazione digitale in sanità ai contributi per la riqualificazione di strutture pubbliche alle quali dare nuova vita. È il caso delle ex caserme dismesse.

L’accordo di coesione comprende due importanti interventi di questo tipo: il recupero dei primo cinque padiglioni dell'ex ospedale militare Bonomo da adibire a residenza universitaria e la realizzazione di una nuova residenza universitaria presso l'ex caserma Magrone. Il primo, destinataria l’Adisu, l’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Puglia, prevede un finanziamento di 30 milioni di euro di fondi Fsc. L’ok alla riqualificazione della parte monumentale dell’ex ospedale militare Lorenzo Bonomo in corso Alcide De Gasperi, nel quartiere Carrassi (a poche centinaia di metri dalle ex casermette dimesse Milano e Capozzi che saranno riqualificate con fondi del Ministero della Giustizia per realizzare il futuro Parco della Giustizia), risale a quasi un anno fa ed è frutto di un accordo firmato, contestualmente al «Piano Città di Bari», tra Demanio, Regione Puglia, Comune e Adisu.

L’altra ex struttura militare barese che sarà riqualificata per far spazio a residenze per studenti è l’ex caserma Magrone su via Amendola: anche in questo caso destinataria del finanziamento da 10 milioni di euro sarà l’Adisu. L’intervento di rifunzionalizzazione del compendio permetterà di rafforzare le infrastrutture del Politecnico di Bari potenziando i laboratori di ricerca e fornendo adeguati spazi di aggregazione, di allocare residenze e alloggi universitari, il tutto all’interno di un grande parco fruibile alla cittadinanza.

«Particolare attenzione - ha spiegato la Regione presentando il piano degli interventi - rivestono le politiche di rafforzamento del diritto allo studio dei giovani» che passa anche per l’aumento dell’offerta di residenze ed alloggi universitari. «L’obiettivo - per l’ente regionale - è di fare del nostro territorio una “regione universitaria” in grado non solo di ridurre l’emigrazione dei giovani diplomati, ma anche di attrarre nuove fasce di giovani provenienti da altri territori».

E sempre con riferimento al capitolo della formazione, con quasi 10 milioni di fondi Fsc sarà finanziato anche un intervento di completamento di una struttura residenziale universitaria a Casamassima per gli studenti della Lum, oltre alla riqualificazione a residenza universitaria degli immobili «Hotel Campus» e «Plesso Regionale» con 13 milioni di euro. Saranno attinti invece dal Poc i 25 milioni di euro che saranno utilizzati per il potenziamento delle infrastrutture asservite alla sede del polo formativo del corpo della Capitaneria Porto di Bari.

La programmazione dell’accordo di coesione è stata orientata su sette priorità strategiche che costituiscono i fattori principali dello sviluppo sostenibile. Nel capitolo dello «sviluppo economico» che riguarda il sostegno alla competitività delle imprese, è previsto tra gli altri un finanziamento di 15 milioni di euro (fondi Fsc) per il nuovo padiglione espositivo sul viale italo-orientale della Fiera del Levante.

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