Il caso
Patenti con certificati falsi: in 15 finiscono a processo a Bari
Tra gli imputati tre medici e i titolari di undici autoscuole pugliesi
BARI - Avrebbero redatto 793 certificati medici falsi per assicurare il rilascio o il rinnovo di altrettante patenti a persone che non avevano i requisiti per guidare un’auto, perché troppo anziani o con patologie invalidanti e che, in ogni caso, non si sarebbero mai sottoposti a visita medica. A gestire il sistema illecito di compravendita di certificati e patenti, con la complicità dei titolari di undici autoscuole con sede in diverse città pugliesi, sarebbe stata una associazione per delinquere - secondo la Procura di Bari - formata da un ufficiale medico dell’Aeronautica Militare, il 57enne Antonio Montanari, in servizio al Centro Aeromedico Psicofisiologico di Bari Palese (sospeso già a marzo 2022 nell’ambito di una precedente inchiesta delle Procura militare di Napoli), da sua moglie, la 58enne Silvana Aurora Pagano, medico all’epoca in servizio nel Policlinico di Bari e dalla collaboratrice di studio di Montanari, la 41enne ucraina Yevheniya Zaluha. Presunti partecipi del raggiro un ex collega ufficiale medico tarantino in pensione, il 58enne Donato Sanarico, e i titolari delle autoscuole e delle agenzie di pratiche auto.
I quindici sono stati rinviati a giudizio dal gup Alfredo Ferraro per i reati, a vario titolo contestati, di associazione per delinquere, falso, accesso abusivo al sistema informatico e truffa. Il processo a loro carico inizierà dinanzi al Tribunale di Bari il 6 febbraio 2025. Parte civile il «Partito per la tutela dei diritti dei militari»...