Il confronto

Bari, malamovida all'Umbertino, arriva la controproposta: «Mettiamo gli steward fuori dai locali»

Idee a confronto tra l'amministrazione comunale, il comitato di residenti del quartiere Umbertino e le associazioni di categoria che rappresentano le attività di food and beverage interessate dal provvedimento emanato dal sindaco Leccese

BARI - Per contrastare il dilagare della malamovida nel quartiere Umbertino di Bari senza dover falcidiare le attività commerciali della zona, arriva la controproposta degli esercenti all'ordinanza del sindaco Vito Leccese. Nel corso di un incontro tenutosi questa mattina a Palazzo di Città con l'amministrazione comunale, il comitato di residenti del quartiere Umbertino e le associazioni di categoria che rappresentano le attività di food and beverage interessate dal provvedimento a contrasto degli effetti negativi della movida nel quartiere, le associazioni hanno richiesto un allentamento delle regole sugli orari, proponendo nel contempo l’impiego di steward a loro carico, per cercare di mitigare gli assembramenti e il disturbo alla quiete pubblica e anche per allertare in tempo reale le forze dell’ordine qualora dovessero verificarsi risse o problemi.

Dopo l’ordinanza del sindaco Vito Leccese che, in forma sperimentale e fino al 4 dicembre, ha blindato la zona tra il lungomare Di Crollalanza e il quartiere Madonnella per arginare la movida chiassosa e selvaggia, gli effetti a livello di costi e servizi si sono fatti sentire. A lamentarsi in primis i commercianti, i più colpiti dal punto di vista economico, da questa scelta.

La riunione, cui hanno partecipato anche l’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli, l’assessora alla Vivibilità urbana Carla Palone, il direttore generale Davide Pellegrino, il comandante della Polizia locale Michele Palumbo e il direttore del settore Polizia annonaria e Attività produttive Michele Cassano, è stata utile per un confronto sereno tra le parti interessate.

Il sindaco di Bari ha voluto ascoltare le parti in causa per raccogliere le opinioni sull’ordinanza la cui architettura - ha ricordato - è stata in gran parte frutto di una proposta congiunta. E se da una parte i residenti hanno espresso un giudizio positivo sui primi effetti del provvedimento, i rappresentanti degli esercenti hanno manifestato preoccupazione per un calo degli incassi, pur comprendendo la necessità di intervenire per limitare gli effetti della "malamovida".

Sono stati esaminati anche altri provvedimenti analoghi adottati in diverse realtà urbane, nei quali l’oggetto delle restrizioni ha avuto come obiettivo il contenimento dell’asporto e il consumo su spazio pubblico di bevande alcoliche in orario notturno. E da qui è nata l'idea dello steward che controlli l'andamento della serata nel cuore di Bari. Nella consapevolezza che ogni attività di sicurezza privata non può porsi in contrasto con la libertà dei cittadini, l’amministrazione comunale ha chiesto alle associazioni di categoria di definire con maggiore precisione i contorni di questa proposta e il livello concreto di adesione da parte degli esercenti. Sul punto i rappresentanti di categoria si sono riservati di approfondire la questione.

Il sindaco ha anche annunciato che una prima stesura della bozza di regolamento sulle aree da sottoporre a tutela (per introdurre l’autorizzazione alle aperture di pubblici esercizi) e che sarà disponibile per gli incontri partenariali entro la fine di novembre.

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