Il processo

Bari, a «Codice Interno» parlano i due pentiti Milella e Lavermicocca

Isabella Maselli

In aula tra gli imputati pure lady Olivieri

BARI - I presunti accordi tra mafia e politica per le elezioni amministrative di Bari del 2019, fino ad oggi contenuti negli atti giudiziari della Dda, saranno raccontati oggi in aula dalla viva voce di due «pentiti» del clan Parisi-Palermiti di Japigia. Entra così nel vivo il processo «Codice Interno» sugli intrecci tra candidati e organizzazioni criminali che avrebbero condizionato le Comunali di cinque anni fa, oltre a pilotare aste giudiziarie, partite di calcio e assunzioni nella azienda partecipata dei trasporti Amtab. Quindici in tutto gli imputati che hanno scelto il rito ordinario, altri 108 sono in abbreviato. Fra coloro che hanno optato per il dibattimento che inizia oggi spiccano i nomi dell’ex consigliera comunale Maria Carmen Lorusso (ai domiciliari) e di suo padre, l’oncologo Vito, in passato primario dell’Istituto Tumori (attualmente in carcere dove sta scontando una condanna a 5 anni di reclusione per aver truffato decine di pazienti facendosi pagare visite e chemio gratuite), entrambi accusati di voto di scambio politico mafioso. L’ex consigliera sarà oggi in aula, faccia a faccia con i collaboratori di giustizia che ricorderanno dialoghi, incontri, accordi illeciti per procacciarle - è l’ipotesi accusatoria - i voti della criminalità. Accordi che, stando alle indagini coordinate dai pm Fabio Buquicchio e Marco D’Agostino, sarebbe stato il marito di Lorusso, l’avvocato Giacomo Olivieri (a processo in abbreviato) a concordare con i clan. Vicenda che ha convinto il Viminale a inviare la commissione d’accesso per verificare eventuali infiltrazioni mafiose nel Comune di Bari, del sui lavoro non si conosce ancora l’esito.

Oggi a parlare in aula saranno i «pentiti» Domenico Milella, ex braccio destro del boss Eugenio Palermiti, e Domenico Lavermicocca. E nelle prossime udienze al banco dei testimoni sarà chiamato a sedersi anche l’ex sindaco di Bari, oggi eurodeputato, Antonio Decaro. Parti civili nel processo sono Amtab, Regione Puglia, i Comune di Bari e Altamura, Amgas, Ministero dell’Interno, Libera e Figc. 

Privacy Policy Cookie Policy