Il fatto
Conversano, raggiunge la caserma con i due figli piccoli per denunciare marito violento
La mamma con i bimbi ha potuto essere trasferita in una struttura protetta, in una località segreta
CONVERSANO - I casi di violenza sulle donne continuano ad essere numerosi nel Barese, in preoccupante aumento rispetto al passato. Due gli interventi che le forze dell’ordine hanno svolto nelle scorse ore, a Conversano, per aiutare e soccorrere le donne vittime degli uomini. Il primo ha riguardato una giovane donna conversanese che l’altra mattina si è presentata con i suoi due figlioletti nella caserma dei carabinieri, in via Benedetto Croce, per denunciare suo marito. Visibilmente provata dalle molestie e dalle minacce subìte che la costringevano a fuggire dall’abitazione nel quartiere popolare 167, la vittima ha chiesto un aiuto agli uomini dell’Arma che, dopo averla ascoltata, hanno raggiunto l’uomo nella sua abitazione e dopo aver accertato i fatti hanno applicato il protocollo previsto dal “codice rosso”.
Grazie a questo provvedimento, la mamma con i bimbi ha potuto essere trasferita in una struttura protetta, in una località segreta, mentre l’uomo è stato denunciato in stato di libertà. La donna ha raccontato che da qualche tempo era vittima di maltrattamenti da parte dell’uomo, ma non lo aveva ancora denunciato per paura di possibili ritorsioni.
Altro episodio nella prima periferia della città, dove si è reso necessario l’intervento dei carabinieri per sottrarre una giovane donna alla furia del suo compagno che dopo un litigio ha picchiato la malcapitata. La scena non è sfuggita ad alcuni passanti che, dopo aver sentito urlare la donna, hanno prontamente allertato le forze dell’ordine. Quando la pattuglia dell’Arma è giunta sul posto, i militari hanno trovato la ragazza impaurita. Alla richiesta di raccontare cosa fosse accaduto, sia la donna che il compagno hanno raccontato di un litigio. Ne è venuto fuori un racconto che, al momento, non è stato trasformato in denuncia. Per il momento, quindi, l’uomo non dovrà rispondere del gesto sconsiderato.
Questi nuovi episodi evidenziano quanto denunciare una violenza subìta e chiedere aiuto non sia un atto semplice, né scontato: richiede molto coraggio. Ma un percorso di uscita da questa situazione è possibile grazie alla rete di protezione formata, a Conversano, dai carabinieri con gli uomini del comandante Aniello Nappi sempre in prima linea contro i reati di genere, coadiuvati dai Servizi sociali e dal Cav (Centro anti violenza) comunale che supporta le donne vittime di violenza. Nell’ambito sociale territoriale (comprende Conversano, Polignano e Monopoli), sono una dozzina le donne, alcune con minori, che dopo aver bussato al Cav e aver denunciato le violenze alle forze dell’ordine, hanno trovato rifugio nelle strutture di accoglienza e protezione, grazie alle quali provano a voltare pagina lontano da mariti o conviventi violenti.