LA STORIA
Corato e il tifoso bomber Alessandro Petrone, dalla curva al gol è un attimo
«Un sogno segnare con questa maglia». Fino a pochi giorni fa, Alessandro era uno dei tanti ragazzi sugli spalti, a sostenere la sua squadra del cuore
CORATO - Il debutto stagionale del Corato nel campionato di Eccellenza non è stato quello sperato dai tifosi. La squadra allenata da Doudou è stata sconfitta in casa per 2-1 dall’Atletico Racale, ma nonostante il risultato negativo, la partita ha regalato una storia emozionante che ha riscaldato il cuore dei presenti allo stadio di Ruvo, anche quest’anno la casa del Corato per le partite interne.
Protagonista della giornata è stato Alessandro Petrone, giovane 17enne cresciuto nella scuola calcio della Virtus Corato e da sempre tifoso accanito della squadra neroverde. Fino a pochi giorni fa, Alessandro era uno dei tanti ragazzi sugli spalti, a sostenere la sua squadra del cuore con il gruppo ultras. Ma la vita, si sa, riserva sorprese imprevedibili, e così il giovane, tesserato appena qualche giorno prima della partita, si è ritrovato a vivere il sogno di una vita: scendere in campo con la maglia del Corato.
Il match era già in salita per i padroni di casa, l’Atletico Racale si era portato avanti con un secco 2-0. Il tecnico Doudou, alla ricerca di nuove energie e motivazioni, ha deciso di affidarsi a Petrone. «Quando il mister mi ha chiamato dalla panchina, non ci credevo. Avevo il cuore a mille e le gambe che tremavano, ma allo stesso tempo non vedevo l’ora di entrare», ha raccontato Alessandro. Al minuto 78, Petrone ha fatto il suo ingresso sul terreno di gioco, e pochi istanti dopo, come nelle favole più belle, ha trovato la rete che ha accorciato le distanze. Un gol carico di significato, per lui e per tutta la città: un tiro preciso da dentro l’area che ha gonfiato la rete, facendo esplodere di gioia i tifosi.
«Ho sempre sognato di segnare con questa maglia. Ogni volta che venivo allo stadio, immaginavo quel momento. È stato tutto così veloce e incredibile. Non dimenticherò mai la sensazione di abbracciare i miei compagni e vedere i tifosi esultare per me».
Nonostante il gol non sia bastato per evitare la sconfitta, la prestazione di Petrone è stata uno dei pochi lampi di luce in una partita difficile per il Corato. Il tecnico Doudou si è detto soddisfatto del ragazzo. «Alessandro ha grinta, passione e soprattutto il cuore giusto per indossare questa maglia. Ha lavorato sodo in questi giorni, meritandosi l’occasione, e ha dimostrato di avere qualità». Per il giovane attaccante, l’obiettivo è chiaro. «Voglio continuare a crescere e migliorarmi - conclude Petrone - questo è solo l’inizio, spero di poter dare tanto a questa squadra».
Tornando alla gara, il Corato è riuscito a contenere gli attacchi del Racale per tutto il primo tempo, ma è bastato un calo di concentrazione all’inizio della ripresa per subire prima il gol dello svantaggio, poi il raddoppio. «Anche in quel momento ho visto una reazione che non mi aspettavo - continua Doudou - credevo che la squadra avesse un’autonomia limitata, invece hanno lottato per riaprire la partita e ci sono riusciti con il gol nel finale».
La storia di Alessandro Petrone è quella di un ragazzo che, con impegno e sacrificio, ha saputo trasformare una passione in una realtà. In un calcio spesso dominato da cifre e interessi, è bello vedere come l’amore per i colori della propria squadra del cuore possa ancora fare la differenza.