Comune
Consiglio Bari, la carica dei ripescati: in 7 entrano al posto degli assessori nominati in giunta
I primi dei non eletti. Anche questa volta sarà il Pd a fare incetta di nuovi ingressi. Mercoledì alle 9.30 la prima riunione
BARI - È il piccolo esercito dei “ripescati”. Quelli che sino all’altro giorno, quello della proclamazione, erano di fatto esclusi dal Consiglio comunale. Ma adesso, nominati gli assessori, possono sorridere e soprattutto ringraziare. Per cinque anni il banco è assicurato. Sono sette i nuovi consiglieri comunali che si aggiungono alla pattuglia degli eletti dell’Aula Dalfino. La nomina da parte del sindaco Vito Leccese di sette assessori pescati tra i campioni di preferenze - i primi nelle liste dei vari partiti della coalizione - consentirà di scorrere quelle stesse liste e di attingere oltre la linea rossa dei “primi dei non eletti”. Quattro dal Pd, due dalla civica Decaro per Bari e uno dalla civica Progetto Bari. La lotteria dei ripescaggi è regolata infatti dal Tuel, il Testo unico degli enti locali che nei Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti stabilisce l’incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere comunale. E all’atto di accettazione dell’incarico assessorile si decade automaticamente dalla carica di consigliere comunale. Ecco quindi che nello stesso momento in cui gli assessori (eletti però consiglieri) hanno accettato la nomina sono automaticamente decaduti da consiglieri, lasciando quindi spazio ad altri.
Anche questa volta sarà il Pd a fare incetta di nuovi ingressi. Gli incarichi assessorili ai vari Elisabetta Vaccarella, Pietro Petruzzelli, Paola Romano e Domenico Scaramuzzi determineranno il subentro dei candidati collocati dall’undicesima alla quattordicesima posizione in termine di preferenze visto che i dem hanno eletto dieci consiglieri. Rientra in Aula la consigliera uscente Micaela Paparella, già presidente del Municipio 1 dal 2014 al 2019, e con lei la new entry Maria Stefania Durante, figlia di Michele, ex consigliere comunale tra il 2009 e il 2014 della civica Emiliano per Bari. Entrambe erano sostenute, seppur con alterne fortune, dal candidato e riconfermato assessore Pietro Petruzzelli. Completano il quadro due debuttanti, Fabio Sisto, ex consigliere del Municipio I e un neofita, Gesualdo Sanseverino. I due appartengono all’ala del deputato dem Marco Lacarra, che ha portato quindi in dote ben sette consiglieri comunali. E dopo settimane in cui lo stesso Lacarra rivendicava più peso politico e spazio ai suoi in giunta, alla fine ha ottenuto un solo assessorato per la sua Elisabetta Vaccarella. Uno e mezzo se si considera anche la nomina di Scaramuzzi condivisa con l’altro deputato dem Ubaldo Pagano e il segretario regionale del partito Domenico De Santis. In casa civici, in primis Decaro per Bari i due neo e riconfermati assessori, Vito Lacoppola e Carla Palone, lasciano strada libera a Livio Sisto e Annarita La Penna. Per loro, consiglieri uscenti, si tratta di un rientro. Anzi. Sisto è già al terzo mandato essendo stato eletto la prima volta nel 2014 a destra con la lista Schittulli e i compagni di allora Anita Maurodinoia e Gianlucio Smaldone. Chiude il settebello Silvia Russo Frattasi che subentra per la nomina ad assessore, dell’unico consigliere eletto della civica creata da Leccese nel 2019 Progetto Bari, Diego De Marzo, già presidente di ReteGas azienda comunale. Per la consigliera secondo mandato dopo l’elezione al fotofinish cinque anni fa superando per pochissimi voti il cugino Alessandro Russi (prima della proclamazione erano pari a 503 voti).
Delusione invece tra i primi dei non eletti dei partiti che non hanno alcun assessore in giunta. Basti pensare a Con, lista del governatore Emiliano e che ha eletto tre consiglieri e che non vedrà il ritorno di Alessandra Anaclerio, tra le principali accusatrici insieme al collega di partito Francesco Giannuzzi della gestione opaca dell’Amtab. Resta fuori anche Lino Pasculli. Ex consigliere comunale ed ex assessore comunale dell’Idv, silurato nel 2012 da Emiliano per una vicenda giudiziaria dalla quale è stato assolto, non sarà ripescato per la mancata nomina ad assessore dell’unico consigliere eletto dalla lista laforgiana Bari Bene Comune, Francesca Bottalico, titolare del welfare nei dieci anni di Antonio Decaro. In Leccese Sindaco, che non ha avuto assessorati, resta fuori dal Consiglio il giovane Nunzio Nardulli, mentre in Noi Popolari, lista che ha eletto un solo consigliere Claudio Schirone, niente da fare per il consigliere comunale di lungo corso Giuseppe Cascella. Ma anche nel Pd resta fuori Giuseppe Fumai, storico militante dei dem. La nomina di Lorenzo Leonetti a “sindaco della notte” è solo una delega a titolo gratuito, non è una nomina assessorile.
Mercoledì alle 9 e 30 inizia ufficialmente la consiliatura con un nuovo punto all’ordine del giorno, il subentro dei nuovi consiglieri. Ci sarà la convalida degli eletti, il giuramento del sindaco Leccese e poi l’elezione del presidente d’Aula che però sarà rinviata a settembre. Per eleggerlo al primo colpo servono 24 voti che al momento non ci sarebbero nemmeno su Romeo Ranieri (Con) indicato al Consiglio dallo stesso Leccese. Tra i papabili ci sono i dem Marco Bronzini e Pierluigi Introna. E a dirigere i lavori non sarà più Elisabetta Vaccarella in qualità di consigliere anziano, cioè il più votato nella lista più votata. Accettando l’incarico da assessore è decaduta dalla carica di consigliere. Si procede allo scorrimento della lista del Pd. E anche qui c’è il neo assessore Pietro Petruzzelli. Si arriva allora al terzo posto di Lorenzo Leonetti. Sarà lui a presiedere il Consiglio sino all’elezione del presidente. Insomma da “sindaco della notte” a “presidente di giorno”.