I retroscena
Scandalo ospedale Covid a Bari, la Procura insiste: quei tre possono delinquere
Ricorso al Riesame dopo il «no» del gip all’arresto di Nuzzo, Tancredi e Zema. «Continuano a prendere contratti pubblici»
BARI - A gennaio il procuratore Roberto Rossi aveva chiesto l’arresto ai domiciliari di tre imprenditori coinvolti nel caso degli appalti di Lerario. Mercoledì scorso il gip Anna Perrelli ha detto «no», rilevando la mancanza di esigenze cautelari. E così sarà il Tribunale del Riesame a doversi esprimere su Sigismondo Zema, 57 anni, di Bari, Domenico Tancredi, 42 anni, di Altamura e Alessandro Nuzzo, 71 anni, di Santa Cesarea Terme, accusati a vario titolo di turbativa e falso (il primo) e corruzione (gli altri due). Ieri la Procura ha presentato appello: ritiene che sussista il rischio di reiterazione dei reati, visto che tutti e tre continuano a ricevere appalti pubblici...
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