Il caso
Corte dei conti, ipotesi di danno erariale all’Orchestra sinfonica della ex Provincia
Il giudice del Lavoro aveva stabilito che le assunzioni a tempo determinato dei professori d’orchestra erano illegittime
BARI - Il giudice del Lavoro aveva stabilito che le assunzioni a tempo determinato dei professori d’orchestra erano illegittime. E per questo nell’ormai lontano 2017 ha condannato la Città metropolitana di Bari a pagare un risarcimento ai componenti dell’Orchestra provinciale. Esborsi per centinaia di migliaia di euro che potrebbero costituire un danno erariale.
È per questo che la Procura della Corte dei conti (con il sostituto procuratore generale Lucia Minervini) ha mandato i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria ad acquisire le carte del contenzioso con i musicisti. Tutto nasce da una delibera del consiglio metropolitano del giugno 2020, con cui l’ente ha riconosciuto il debito fuori bilancio relativo ad una delle sentenze di condanna.
Il problema al centro degli accertamenti risale a vent’anni fa, ma è esploso ai tempi in cui la Provincia era guidata dal presidente Francesco Schittulli. I musicisti erano stati assunti a partire dal 2000 con contratti di lavoro a tempo determinato, via via rinnovati fino al 2011. Dopo l’ultima scadenza gli interessati hanno fatto causa ed il giudice ha rilevato l’illegittimità delle decisioni prese, a suo tempo, dalla ex Provincia di Bari. Erano infatti state fatte assunzioni a tempo determinato su posti vacanti in organico, per i quali ci sarebbe stato l’obbligo di bandire un concorso. Invece c’erano state continue proroghe. Peraltro, non essendo prevista la figura professionale del musicista, era stato applicato il contratto delle Fondazioni lirico-sinfoniche. Il Tribunale ha così riconosciuto un risarcimento ai lavoratori, che si somma alle spese legali.
La gestione dell’Orchestra sinfonica provinciale (oggi della Città metropolitana) è stata per anni un nervo scoperto. Ci sono state infinite polemiche sull’opportunità di avere un «doppione» rispetto all’orchestra stabile della Fondazione Petruzzelli, e sono stati inutili i tentativi di trovare un accordo per diminuire i costi a carico delle casse pubbliche.
La Corte dei conti vuole dunque vederci chiaro ed ha chiesto l’acquisizione di tutti gli atti. A partire dai provvedimenti istitutivi dell’Orchestra sinfonica provinciale, la pianta organica, i regolamenti e la composizione, oltre che tutte le informazioni sul contenzioso che si è sviluppato con i musicisti. I giudici contabili hanno acquisito anche le copie dei verbali del Collegio dei revisori, per capire se siano state avviate azioni per l’accertamento di aventuali responsabilità come la Corte dei conti aveva già chiesto quando ha espresso il parere sulla delibera contenente l’approvazione del debito fuori bilancio.