Università

Atenei baresi, nella classifica internazionale tra le eccellenze mondiali

Barbara Minafra

Poliba sale nella prima metà del «Qs Ranking 2024», Uniba si rafforza nel centro. Presi in considerazione 1.500 istituti in 104 Paesi

BARI - Politecnico di Bari e Università Aldo Moro migliorano i piazzamenti internazionali ma ancora non spiccano il volo, come altri atenei italiani.

«Qs Ranking 2024» conferma la top ten alle fondazioni americane e inglesi (uniche eccezioni: Eth di Zurigo e Nus di Singapore in 7° e 8° posizione) e i migliori piazzamenti nazionali al Politecnico di Milano (123°), alla Sapienza di Roma (134°) e alla Alma Mater di Bologna (154°).

I due atenei baresi, come gran parte delle università meridionali, non raggiungono le posizioni più alte. Tuttavia, il Poliba sale a metà della classifica mondiale che prende in considerazione 1.500 istituti in 104 Paesi, e Uniba domina la seconda metà del ranking.

A ben leggere però, i progressi ci sono. Il Politecnico di Bari è salito alla posizione 556, migliorandosi di una quarantina di punti in un anno. L’ascesa è continua dal 2020 quando era 801-1000°. Molto alto è il piazzamento europeo che lo vede all’80° posto fra le accademie continentali. Nella classifica dei Politecnici italiani è terzo, sotto a Milano (123°) e Torino (252°) e la voce che cresce di più è relativa alle citazioni per Dipartimento che arriva al 79,3%. Resta tuttavia moltissimo da fare, secondo la Qs ranking, in termini di reputazioni accademica, partecipazione alle reti internazionali di ricerca e risultati occupazionali.

L’«Aldo Moro» invece, si posiziona nella fascia 741-750 e torna, questo è il dato più importante, a salire. Dopo sei anni «stabili» nel gruppo sottostante (quello che ruotava attorno alla 800° posizione), ha migliorato le prestazioni e si riavvicina all’ultimo target di crescita registrato nel 2017, anche se la performance migliore l’aveva raggiunta nel 2012 quando si trovata a quota 600. Ne beneficia subito la posizione continentale che ora considera l’Ateneo al 57° posto in Europa. Uniba vanta soprattutto un buono score (64,5%) in termini di partecipazione alle reti di ricerca internazionale e un incoraggiante 37.5% in materia di sostenibilità. Anche in questo caso, i risultati di occupabilità sono ancora molto bassi.

Se a punteggio pieno si laurea solo il Mit di Boston che da anni guida il Qs Ranking (con il 100%), appena sotto ci sono l’Università di Cambridge con uno score del 99.2% e l’Università di Oxford a quota 98.9%. In Europa dominano, dopo le due inglesi, l’Imperial College di Londra (6°), il Politecnico Eth di Zurigo (7°) e Ucl di Londra (9°).

In Italia invece, dopo il podio di Politecnico di Milano, Sapienza di Roma e Università di Bologna, ci sono: Padova (219°), Politecnico di Torino (252°), Università di Milano (276°), Federico II di Napoli (335°), Pisa (349°), Firenze (358°) e Torino (364°) nelle prime 10 posizioni.

La «Sapienza» è l’ateneo che ha registrato il progresso maggiore con un incremento del 21%, davanti a Luiss Guido Carli che migliora del 17% come il Polimi. In generale, l’Italia scala le classifiche nelle discipline umanistiche mostrando una tradizione di eccellenza. In particolare, in Lettere e arti l’Italia conta 115 voci a livello tematico, con 22 tra le prime 50 al mondo mentre nel settore degli Studi classici e della Storia antica l’Italia si conferma l’autorità mondiale. Ma proprio qui va registrato il successo dell’Ateneo di Bari. Se la Sapienza conserva la prima posizione mondiale e la Scuola Normale Superiore di Pisa è quinta, i miglioramenti più significativi sono dell’Alma Mater di Bologna e al nuovo ingresso dell’Università di Bari negli studi classici.

L’Italia però, eccelle anche nel campo dell’ingegneria e della tecnologia: ben 13 università entrano nella lista delle prime 50 al mondo e 27 siano riconosciute in questo settore cruciale. Le scienze della vita emergono come un’altra area di spicco nella classifica mondiale, con un totale di 128 voci in varie discipline. Ben 37 atenei contribuiscono al riconoscimento. In particolare, tre università entrano nella top 50 mondiale e 20 si piazzano tra le prime 200 al mondo. Nelle Scienze naturali, l’Italia si distingue per 132 piazzamenti e 7 posizioni tra le prime 100 al mondo e altre 25 tra le prime 150 con 31 università. Nelle Scienze sociali, l’Italia vanta 123 piazzamenti, con 11 tra le top 50 a livello globale e altre 26 tra le top 100. Tra gli istituti specializzati, 4 eccellono nel campo dell’arte e del design, con l’Istituto Marangoni e Naba tra i primi 100 al mondo, e nelle Arti dello Spettacolo con il Conservatorio di Roma Santa Cecilia.

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